venerdì 19 marzo 2010

SS. Trinità e Paradiso, interrogazione dell'On. Salvatore Piccolo

Vico Equense - "Il Partito democratico - sottolinea Francesca Rossi, Coordinatrice del Circolo "Carlo Fermariello" - in risposta alle preoccupazioni della cittadinanza sulla questione SS. Trinità e Paradiso chiede chiarezza con una interrogazione a risposta orale al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, presentata dall'On. Salvatore Piccolo, componente della Commissione Antimafia".

Di seguito si riporta il testo dell'interrogazione

Premesso che: nel comune di Vico Equense, in provincia di Napoli, è ubicato l'istituto «SS. Trinità e Paradiso», nato nel 1677 come conservatorio femminile con il fine primario di «provvedere all'educazione ed istruzione di fanciulle appartenenti a famiglie di civile condizione»; il predetto è uno degli istituti della Campania che, insieme agli educandati, ai collegi di Maria e ad alcuni altri, è da considerarsi ente pubblico non statale ed, in quanto tale, soggetto alla normativa degli enti pubblici, anche sotto il profilo patrimoniale; l'istituto «SS. Trinità e Paradiso» è ordinariamente gestito da un consiglio di amministrazione, composto da un presidente e due consiglieri, nominato dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca; nel corso degli anni si sono succedute molteplici gestioni ordinarie e commissariali senza raggiungere i fini previsti dallo statuto, anzi con risultati negativi sia sotto l'aspetto patrimoniale che finanziario; in particolare, negli ultimi decenni il passivo finanziario è cresciuto a seguito di vertenze di lavoro promosse da ex dipendenti; le istituzioni scolastiche attive presso l'ente si sono esaurite per mancanza di iscritti nel 1999; nel 2002 il consiglio di amministrazione dell'epoca, con delibera n. 11 del 23 novembre 2002 adottata ai sensi del regio decreto 23 dicembre 1929, n. 2392, chiedeva la liquidazione dell'ente con trasferimento del patrimonio al comune di Vico Equense per l'accertato esaurimento dello scopo statutario e per la persistente difficile situazione finanziaria; in merito, nella XIV legislatura, fu presentata una proposta di legge che prevedeva, in analogia a quanto già avvenuto per altri istituti di educandato femminile, il trasferimento di beni, personale e oneri finanziari al comune di Vico Equense, consentendo, così, ai cittadini di continuare ad usufruire di spazi e strutture per attività sociali e culturali; ad oggi nella predetta struttura monumentale trovano sede la biblioteca comunale, il centro anziani, l'associazione teatrale Teatro Mio, la scuola materna comunale, l'istituto professionale statale per i servizi alberghieri «De Gennaro», l'oratorio «Don Bosco», l'università della terza età (UNITRE); nel chiostro dell'istituto, inoltre, si realizzano eventi teatrali e musicali estivi con manifestazioni di livello internazionale; nel 2004, ignorando la succitata delibera di trasformazione dell'ente, il Ministero con decreto ministeriale del 20 marzo 2004, nominò un nuovo consiglio di amministrazione che, impossibilitato ad operare per la difficilissima situazione finanziaria, si dimise prima della scadenza del mandato; a seguito di tali dimissioni, nell'agosto del 2008 il Ministero procedette alla nomina del signor Aniello Di Vuolo, quale commissario straordinario e, successivamente, con decreto ministeriale del 26 ottobre 2009, alla nomina di un nuovo consiglio di amministrazione, attribuendo singolarmente la funzione di presidente al suddetto commissario straordinario; la procedura di nomina non sarebbe stata effettuata con la concertazione della direzione scolastica regionale e degli enti territoriali competenti; dagli atti finora intrapresi dall'ex commissario e attuale presidente del consiglio di amministrazione appare manifesto lo scopo di sottrarre all'uso della comunità locale l'immobile della SS. Trinità e Paradiso -: se risultino agli atti i motivi per i quali il Ministero abbia ritenuto di non dar corso alla delibera n. 11 del 23 novembre 2002 del consiglio di amministrazione che chiedeva la trasformazione dell'ente con l'assegnazione al comune di Vico Equense del patrimonio dell'ente SS Trinità e Paradiso, nonché del trasferimento del personale e degli oneri connessi; se il commissario straordinario, alla fine del suo incarico come Commissario governativo, abbia prodotto, con riferimento all'incarico espletato, una relazione esplicativa, sia per gli aspetti contabili e finanziari, che per quelli amministrativi, con una documentata rendicontazione; se la direzione scolastica regionale abbia redatto e trasmesso al Ministero una relazione sull'attività svolta dal commissario straordinario; se il Ministero abbia approvato il nuovo statuto dell'ente proposto dal nuovo consiglio di amministrazione che prevede una radicale trasformazione dell'ente con un eventuale utilizzo del patrimonio immobiliare che, da un lato, tenderebbe ad escludere la fruizione per la comunità locale, dall'altro, sarebbe fortemente in contrasto con la struttura stessa dell'immobile (sottoposto a vincolo ambientale), che è costituito per lo più da locali di modeste dimensioni e non idonee per finalità di tipo universitario o per scopi di altra natura, non ben chiari; se non si ritenga opportuno nominare ove ne sussistano i presupposti, un nuovo commissario straordinario con accertata competenza tecnica e finanziaria, valutando la possibilità di dare attuazione a quanto richiesto con la delibera n. 11 del 23 novembre 2002 del consiglio di amministrazione, al fine di tutelare i legittimi interessi della comunità locale, e assicurare un utilizzo per scopi sociali e culturali del patrimonio immobiliare dell'ente.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Lingauggio troppo burcratico, chi non conoscela vicenda non capisce un tubo

Anonimo ha detto...

Chi conosce la vicenda invece ha già capito tutto, non ci vuole l'interrogazione...