giovedì 10 febbraio 2011

La lingua batte dove non c’è il dente…

La lingua batte dove il dente duole, e Berlusconi quando si parla della richiesta di giudizio immediato per i reati di prostituzione minorile e concussione, reagisce subito e se la prende con i magistrati. Il Cavaliere, durante la conferenza stampa di ieri, ha annunciato l’intenzione di fare causa allo Stato. Per lui è una situazione dolorosa: quando infatti ci duole un dente basta un minimo tocco involontario della lingua per risvegliare il dolore, e questo capita frequentemente visto che la lingua è un organo di estrema mobilità e difficilmente controllabile. «Faccio tanti sacrifici per fare un servizio al paese», ha detto Berlusconi, spiegando di trascurare anche la sua salute: «Poco fa qualcuno mi ha chiesto a che punto sono i miei denti dopo l'incidente» del lancio della statuetta a Milano. «Ancora non sono riuscito a mettere l'altro dente - ha raccontato - perché ho il nervo sotto che non guarisce. Credo sia un sacrificio abbastanza grosso cui sono andato incontro. Se fossi rimasto privato non avrei certamente corso questo rischio».

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