giovedì 16 marzo 2017

I mille volti di Sommese 35 anni di politica e 6 partiti

Pasquale Sommese
Fonte: Antonio Di Costanzo da La Repubblica Napoli

Di storie su Pasquale Sommesse, ex assessore regionale oggi consigliere del Ncd, arrestato ieri, se ne raccontano tante. Dalle molte promesse che ha elargito nelle trentennale carriera politica a una rissa che ebbe con un collega di giunta ai tempi della Provincia. Per la Procura, Sommese aveva «un ruolo chiave nel giro di appalti truccati» che ha portato all'arresto di politici, imprenditori, professori universitari, faccendieri e funzionari pubblici. Sommese in 35 anni di attività politica spesso ha cambiato partiti, almeno sei, collocandosi, però, sempre al centro. Nato a Cimitile il 4 luglio del 1956 debutta in politica nel 1980 come consigliere comunale nelle file De e nella sua città svolge anche il ruolo di assessore. Nel 1997 lascia lo scudo crociato per passare con Lamberto Dini, diventando segretario provinciale di Rinnovamento Italiano. Sommese entra anche nella giunta provinciale guidata da Amato Lamberti con la delega all'Urbanistica e alla Tutela delle aree archeologiche e ai Beni Monumentali. Quattro anni dopo aderisce alla neonata Margherita. Qui si trova a coabitare con Ciríaco De Mita. Tra i due non scocca mai un vero amore. Dissidi che si trascinano per anni e si confermano quando si ritrovano di nuovo insieme nell'Udc. Nel 2005 passa in Consiglio regionale con il record di 35 mila preferenze nella Margherita. Nel 2007 Sommese aderisce al Pd.
 
Ma anche questo amore dura poco: cambia schieramento e nel 2010 viene eletto consigliere regionale con l'Udc che appoggia il centrodestra. L'ex governatore Stefano Caldoro gli affida l'incarico di assessore al Personale e poi quello al Turismo e ai beni Culturali al posto di Giuseppe De Mita che va in Parlamento. Anche l'idillio con l'Udc dura poco: nel 2014 Sommese aderisce al Nuovo centro destra di Angelino Alfano, con cui torna in consiglio regionale. Secondo il procuratore aggiunto Nunzio Fragliasso, il consigliere regionale era «pienamente inserito nel sistema operativo illecito». A confermarlo, secondo gli inquirenti, è il numero di episodi contestati: «Cinque di corruzione e altrettanti di turbativa d'asta che risalgono al triennio 2013, 2014, 2015». Ieri quando la Finanza ha bussato alla sua porta, il consigliere ha accusato un malore ed è andato in ospedale per un controllo prima del trasferimento in carcere. A detta degli inquirenti «Sommese assicurava il finanziamento delle opere oggetto delle gare senza il quale non sarebbe stato possibile portare a termine il patto corruttivo stipulato». Il tutto in cambio di denaro - in un caso si parla di 50 mila euro ottenuti con il suo collaboratore Antonello Sommese - o sostegno elettorale. Pasquale Sommese, sempre secondo gli investigatori, fece finanziare un'opera dall'assessorato chiedendo in cambio anche la designazione del giornalista Klaus Davi (non coinvolto nell'inchiesta) come partecipe al progetto, in qualità di esperto di comunicazione.

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