venerdì 9 agosto 2024

Capri, il sindaco ordina il divieto di fumo in spiaggia

Da oggi scattano i controlli. Pontecorvo: ottima iniziativa. Marchese: le priorità sono altre 

Capri - Marina Piccola, spiaggia iconica con vista sui Faraglioni: da ieri è vietato fumare. E così anche nelle altre spiagge capresi. È un nuovo tentativo di arginare l'estate degli arroganti e l'invasione di turisti senza regole; Capri prova (con qualche fatica) a restare fedele alla sua tradizione di isola chic, quella che, per esempio, non transige se un turista sale sull'autobus senza maglietta. Nei giorni scorsi il sindaco, Paolo Falco, ha firmato l'ordinanza e da ieri sono apparsi i primi cartelli, con la polizia municipale incaricata di far rispettare il provvedimento, tra la sorpresa di diversi bagnanti abituati a fumare una sigaretta in relax in riva al mare, spesso lasciando poi il mozzicone sulla spiaggia. Al divieto di fumo si accompagna quindi quello di abbandonare «rifiuti di prodotti da fumo», su tutto il territorio comunale. Una scelta che si impone, viene spiegato dagli amministratori, «per la tutela del decoro, della vivibilità e della sanità pubblica». Per i fumatori incalliti sarà possibile accendere una sigaretta in spiaggia «soltanto nelle aree appositamente segnalate». «Il fumo di tabacco», si legge nell'ordinanza, «risulta essere una delle principali cause di morte e di disabilità tra la popolazione, tali da giustificare l'iniziativa delle amministrazioni pubbliche tese a scoraggiare tale insana propensione».

 

E ancora: «l'inquinamento generato dal fumo di sigarette sotto gli ombrelloni può superare quello che si registra in una zona ad elevato traffico di auto». Conclusione: per i trasgressori multe da 25 a 500 euro. Tra i frequentatori abituali di Capri, Michele Pontecorvo, presidente Fai Campania, è in questi giorni sull'isola e plaude all'iniziativa del sindaco: «Mi sembra una cosa civile nel 2024, e lo dico da fumatore. Anche perché c'è una cattivissima abitudine, ovvero quella di buttare le cicche a mare. Io fumo le sigarette tradizionali, ma credo che quelle elettroniche siano ancora peggiori come impatto sull'ambiente. Quel tipo di sigaretta ha una striscia di polietilene che non brucia, quindi abbandonata a mare o per terra inquina moltissimo». Insomma, totalmente d'accordo con Falco? «Apprezzo molto l'iniziativa di questo nuovo sindaco, che non conosco ancora, ma gli ho scritto e spero di conoscerlo presto». In generale com'è Capri quest'anno? «Sono seriamente preoccupato dall' overtourism, che naturalmente non riguarda solo Capri. C'è una presa di coscienza, un movimento di protesta iniziato alle Canarie, alle Baleari, a Santorini dove hanno registrato 15mila sbarchi in un giorno. Sono numeri insostenibili, tutti devono godere di queste bellezze ma bisogna trovare il giusto modo». Un'altra frequentatrice caprese di lunga data è Rosita Marchese, presidente dell'Accademia di Belle Arti di Napoli, che è invece moderatamente soddisfatta dell'iniziativa del sindaco Falco: «In generale condivido questa ordinanza contro il fumo in spiaggia. Ma con tutto quello che c'è da regolamentare a Capri, mi chiedo se sia questa la priorità... Non sarebbe meglio pensare al delirio che è Marina Grande? Non si può camminare, non c'è civiltà... Falco si desse da fare per migliorare la vivibilità e regolare flussi. Mi sembra più importante». Intanto, c'è chi si attrezza a modo proprio, come il lido di Gradola, che offre ai suoi clienti mini-posacenere da tasca: per difendere Capri e il suo mare, servono buone idee.

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