lunedì 12 agosto 2024

Tassa di soggiorno è record a Sorrento «Entra nella top ten»

di Massimiliano D'Esposito - Il Mattino

Sorrento nella top ten degli incassi dell'imposta di soggiorno per il 2023. La perla della Costiera, con poco meno di 7 milioni di euro, si piazza al 9° posto della classifica stilata dalla Fondazione Ifel-Anci: è l'unica località della graduatoria a non essere capoluogo di regione o di provincia. È persino superfluo dire che con poco più di 15mila abitanti è anche il Comune più piccolo tra i primi 10. In vetta, come è facile immaginare, c'è Roma. La capitale è arrivata ad incassare ben 165 milioni di euro. Al secondo posto, Firenze, con un gettito di quasi 70 milioni, meno della metà rispetto alla Città Eterna. Sul terzo gradino del podio Milano con 62 milioni seguita da Venezia a quota 38 milioni. Napoli è al quinto posto con 17 milioni 540mila euro che significa un balzo del 34 per cento rispetto al 2022. Seguono Bologna (12 milioni e 617mila), Rimini (11 milioni e 534mila) e Torino (9,8 milioni). Quindi Sorrento con 6 milioni 984mila e spiccioli davanti a Verona che si ferma a 6 milioni e mezzo. In totale, nel 2023, la tassa a carico dei turisti che soggiornano nelle strutture ricettive ha garantito ai Comuni un gettito che ha sfiorato gli 800 milioni di euro. 

GLI EFFETTI 

Complice il boom del comparto dell'ospitalità registrato in Italia nel post pandemia con 134 milioni di arrivi, l'incasso per le amministrazioni è incrementato in un anno del 26 per cento. E, in base alle stime, il segno più caratterizzerà anche il 2024. Tornando al discorso Sorrento la crescita si è innescata già a partire dal 2022 quando sono crollati i precedenti primati stabiliti nel 2019. Anno del pre-pandemia che si era chiuso con poco meno di due milioni e 300mila pernottamenti (2.294.233), per 6 milioni 257mila euro di gettito dalla tassa. Poi c'è stato il periodo difficile del Covid-19, con gli arrivi quasi azzerati. Finalmente, due anni fa, l'atteso rilancio per il settore trainante l'economia del comprensorio sorrentino. Il 2022 ha fatto registrare 2 milioni 325mila presenze e 6 milioni 341mila euro versati dai turisti. Primato letteralmente stracciato 12 mesi dopo. Il 2023 ha prodotto un balzo dell'8,22 per cento sia dei pernottamenti che delle entrate legate alla tassa di soggiorno. Tradotto in numeri significa che i turisti tenuti a versare l'imposta (2.533.300) hanno portato nelle casse del Comune di Sorrento poco meno di 7 milioni di euro. «Grazie a queste risorse riusciamo a garantire una pressione fiscale tra le più basse in assoluto ai nostri concittadini - sottolinea il sindaco Massimo Coppola -. Lo conferma il fatto che quest'anno, come già nel 2023, abbiamo ridotto la Tari per le famiglie caricandone il peso maggiore sulle attività produttive. Gettito destinato alle attività di manutenzione, alla promozione del territorio ed all'organizzazione di eventi. Solo grazie a questa entrata possiamo assicurare standard elevati di cura della città che sono sotto gli occhi di tutti. Un risultato che testimonia anche la buona capacità di riscossione dell'ente che in questi anni ha attuato una riuscita politica di lotta all'evasione». 

GLI AUMENTI 

E le previsioni per il futuro puntano ancora verso l'alto considerato che per il 2024 le tariffe dell'imposta di soggiorno sono state riviste al rialzo. Per quanto riguarda gli alberghi fino allo scorso anno la tassa dovuta negli esercizi fino a 3 stelle era pari ad 1,50 euro, per i 4 stelle si pagavano 3 euro e per i 5 stelle si arrivava a 4 euro a notte. Da quest'anno il balzello lievita rispettivamente a 2, 4 e 5 euro. Ci sono poi le attività extralberghiere che passano da 3 a 4 euro. Nessun ritocco per campeggi, ostelli ed agriturismi dove si continua a pagare 1,50 euro a notte. «Quest'anno le proiezioni dicono che arriveremo intorno agli 8 milioni e 600mila euro - evidenzia il sindaco Coppola -. Somma che in parte destineremo ai lavori già previsti in autunno per il restyling dell'eliporto, mentre l'anno scorso abbiamo riqualificato l'ingresso della città lungo il corso Italia». 

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