mercoledì 16 aprile 2008
Shadow cabinet
Dopo la sconfitta elettorale, il Pd lancia l'idea di un Governo ombra per fare opposizione nel migliore dei modi. A dirlo è lo stesso leader del partito, Walter Veltroni, nella conferenza stampa di ieri. Uolter lancia il britannico shadow cabinet, e subito corre alla mente l'unico recente paragone: quello con il governo ombra varato da Achille Occhetto pochi mesi prima della caduta del muro di Berlino e due anni prima della nascita del Pds. Al governo c'era Giulio Andreotti al suo sesto mandato. Del governo tra gli altri facevano parte, oltre a Occhetto in vesti di premier ombra, Giorgio Napolitano agli Esteri, Aldo Tortorella all'Interno, Alfredo Reichlin all'Economia, Stefano Rodotà alla Giustizia, Gianni Cervetti alla Difesa, Vincenzo Visco alle Finanze, Giovanni Berlinguer alla Sanità, Chicco Testa all'Ambiente, Ettore Scola allo Spettacolo. Durò fino al 1992. L 'idea fu riproposta nel 2001 da Francesco Rutelli, allora leader dell'Ulivo uscito sconfitto dalle elezioni contro Silvio Berlusconi. Ma l'ipotesi fu presto bocciata per l'opposizione di Franco Marini, Clemente Mastella e Alfonso Pecoraro Scanio.
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1 commento:
Visto che non c'è stata neanche l'ombra di un voto il "governo ombra" mi sembra appropriato.
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