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Repubblica approfitta della sconfitta per parlare di leadership del PD. Per
Massimo Giannini la vittoria di
Alemanno era “
prevedibile” - e che “
di questa disfatta, quindi, c’è un padre anche sul piano della dimensione politica nazionale. Quel padre si chiama Walter Veltroni. Il leader del Pd ha scontato un deficit oggettivo: nella partita sulla sicurezza, determinante nel giudizio degli elettori in tutta Italia e nelle singole città, ha dovuto inseguire il Pdl. [...] Ma il leader del Pd ha pagato anche un errore soggettivo: non ha capito che la sfida su Roma avrebbe richiesto un altro “metodo di selezione”
, più consono all’idea del Partito democratico costruito “dal basso”, che gli elettori avevano iniziato a conoscere e ad apprezzare con le primarie“. Anche
Giannini - che non a caso cita le Europee - pare puntare alla testa di Uolter.
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