Repubblica approfitta della sconfitta per parlare di leadership del PD. Per Massimo Giannini la vittoria di Alemanno era “prevedibile” - e che “di questa disfatta, quindi, c’è un padre anche sul piano della dimensione politica nazionale. Quel padre si chiama Walter Veltroni. Il leader del Pd ha scontato un deficit oggettivo: nella partita sulla sicurezza, determinante nel giudizio degli elettori in tutta Italia e nelle singole città, ha dovuto inseguire il Pdl. [...] Ma il leader del Pd ha pagato anche un errore soggettivo: non ha capito che la sfida su Roma avrebbe richiesto un altro “metodo di selezione”, più consono all’idea del Partito democratico costruito “dal basso”, che gli elettori avevano iniziato a conoscere e ad apprezzare con le primarie“. Anche Giannini - che non a caso cita le Europee - pare puntare alla testa di Uolter.
martedì 29 aprile 2008
Che fare?
Repubblica approfitta della sconfitta per parlare di leadership del PD. Per Massimo Giannini la vittoria di Alemanno era “prevedibile” - e che “di questa disfatta, quindi, c’è un padre anche sul piano della dimensione politica nazionale. Quel padre si chiama Walter Veltroni. Il leader del Pd ha scontato un deficit oggettivo: nella partita sulla sicurezza, determinante nel giudizio degli elettori in tutta Italia e nelle singole città, ha dovuto inseguire il Pdl. [...] Ma il leader del Pd ha pagato anche un errore soggettivo: non ha capito che la sfida su Roma avrebbe richiesto un altro “metodo di selezione”, più consono all’idea del Partito democratico costruito “dal basso”, che gli elettori avevano iniziato a conoscere e ad apprezzare con le primarie“. Anche Giannini - che non a caso cita le Europee - pare puntare alla testa di Uolter.
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