sabato 26 aprile 2008
V2 – Day
«Siamo la naturale continuazione dei nostri nonni, la continuità di quei valori dei combattenti che hanno anche lasciato la vita per una nazione libera, o quasi. Non siamo diventati una nazione libera». Così Beppe Grillo ha esordito dal palco in piazza San Carlo, a Torino, del V2-Day. «Dedichiamo questa giornata all’altra piazza», ha aggiunto Grillo, riferendosi alla manifestazione organizzata nella vicina piazza Castello dalle associazioni dei partigiani. Da questa mattina sono numerose le persone in fila per firmare 3 referendum promossi dal comico genovese: l’abolizione dell’ordine dei giornalisti, l’abolizione della legge Gasparri e l’abolizione del finaziamento pubblico all’editoria. Il comico ha attaccato duramente il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. «Abbiamo un presidente che dorme- ha detto- il referendum per cambiare la legge elettorale si doveva fare prima delle elezioni, non dopo. Siamo andati a votare delle elezioni incostituzionali». Grillo, citando i referendum, ha ricordato: «Non esiste e non può esistere un Ordine. Chiunque deve essere libero di scrivere. Perchè mai ci deve essere un Ordine dei giornalisti e non un Ordine dei poeti?». Grillo ha poi urlato: «Basta con le cose del passato, se vogliamo un Paese giovane e dinamico dobbiamo dire basta».
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