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«Essere ricchi non è una colpa». Con queste parole l'attore romano
Claudio Amendola, attulamente impegnato nelle riprese della terza serie de "I Cesaroni", cerca di giustificare l'ultima sua "follia". Ovvero i circa quattro milioni di euro spesi per acquistare la barca dei suoi sogni. Un Southern Wind di
80 piedi (
24 metri) varato in Sudafrica dai cantieri del genovese Willy Persico. Così a Portofino, in occasione del
Trofeo Aurora Assicurazioni, il popolare attore si è visto contestare il fatto di fare spese che poco si conciliano con uno che
in passato aveva dichiarato: «ho sempre votato Democrazia proletaria, Rifondazione,
mai Pc,
mai Pds,
mai Ds».E al giornalista de "
La Stampa" che gli chiede se non ci sia qualche contraddizione in questo, ricordandogli come fu messo in croce
Massimo D'Alema solo per il fatto di possedere due barche ("Ikarus" 1 e 2), per giunta di un valore inferiore alla sua e acquistate in multiproprietà, risponde: «Io sono uno che lavora, che guadagna molto e che paga tutte le tasse. Verso allo Stato il 50 per cento. Ho la coscienza pulita e credo di avere il diritto di poter possedere una bella barca. Anzi, ne sono orgoglioso. I ricchi onesti non devono piangere».
(Libero News)
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