venerdì 25 aprile 2008

Ripartono i bassoliniani

La retorica veltroniana del “partito senza correnti” ha già prodotto il suo inevitabile risultato: le correnti senza il partito. Questa è infatti una delle prime conseguenze post elettorali, perlomeno in Campania. Un nome, l'associazione ancora non ce l'ha. Ma l'obiettivo è chiaro e della cosa discutono oramai in tanti: creare la corrente di Antonio Bassolino nel Pd, che raccolga tutti i fedelissimi del governatore in una vera e propria componente del Partito democratico. A Napoli come nel resto della regione. Ecco perché tra qualche settimana dovrebbe decollare il «laboratorio politico» a cui sta lavorando Andrea Cozzolino, assessore regionale allo Sviluppo, coadiuvato da Sabatino Santangelo, vicesindaco di Napoli e altro componente storico dei «bassoliniani» della vecchia guardia. Questo è il segno che non c’è nessun partito, né democratico né antidemocratico, ma al massimo una federazione di correnti. Dinanzi ai molti problemi irrisolti, non pare di aver sentito finora idee rivoluzionarie, né pare di aver visto leader politici che le abbiano portate avanti con coraggio. Si sono viste e sentite soltanto molta retorica e molte banalità, nel tentativo di tenere insieme tutto e il contrario di tutto. Niente di nuovo sotto il sole di un centrosinistra sempre più liquido, per non dire liquefatto, forse semplicemente in liquidazione.

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