domenica 20 aprile 2008
Walter sconfitto, lo sfogo di Moretti e Verdone
Al Quirinale, ieri mattina, si doveva parlare solamente di cinema ma si vira sulle elezioni politiche. L’occasione dell’incontro al Colle è la presentazione degli Oscar del cinema italiano, i David di Donatello, ma alcuni autori, quelli che votano a sinistra, non nascondono la loro inquietudine per la vittoria di Berlusconi. Sullo sfondo, poi, la preoccupazione per la legge sulla riforma del settore cinematografico che non ha concluso il suo iter parlamentare e un’annata che ha mostrato una nuova vitalità del cinema italiano. Il più inseguito dai giornalisti è Nanni Moretti. Vogliono da lui qualche commento sulla vittoria del Cavaliere. «Sul risultato elettorale non c’è proprio da fare battute» esordisce il protagonista di «Caos calmo». Poi si domanda: «È strano che gli analisti della politica non abbiano saputo percepire il vento che c’era nell’aria e anch’io - ammette - non mi aspettavo un risultato così netto». L’anima dei girotondini, comunque, non accetta di fare un patto all’incontrario e alla domanda se rinuncerebbe ai molti David a cui è candidato pur di cambiare il risultato elettorale risponde: «Non mettiamo sullo stesso piano categorie diverse della vita». Carlo Verdone, da sempre a sinistra e una grande amicizia con Veltroni, se la prende con la vecchia compagine di governo. «Io ho votato a sinistra, ma come si fa ad accettare il fatto che non si sia affrontato il conflitto di interessi e si sia fatto l’indulto?» si chiede, invece, polemico il regista romano. Polemico è Antonio Albanese, candidato come miglior attore protagonista per «Giorni e nuvole». «La sinistra non è mai stata tanto lontana dalla gente come oggi. Ora - dice - c’è solo da rimboccarsi le maniche». (ad. pa. Il Mattino)
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