domenica 30 novembre 2025

L'urgenza della salute pubblica a Vico Equense: giusto protestare ma servono proposte per riaprire il Pronto Soccorso

Vico Equense - La questione della riapertura del Pronto Soccorso dell'ospedale "De Luca e Rossano" di Vico Equense rimane un tema centrale e politicamente sensibile per l'intera Penisola Sorrentina. La chiusura della struttura, avvenuta anni fa, ha generato un vuoto assistenziale che la popolazione locale ritiene inaccettabile, specialmente in un'area a forte vocazione turistica. I presidi domenicali che periodicamente si tengono davanti all'ospedale, organizzati da comitati civici e sostenuti da varie forze politiche (come Sinistra Italiana – AVS, Potere al Popolo), sono innanzitutto un'espressione di pressione popolare e visibilità mediatica. A livello pratico, un presidio non ha il potere esecutivo di riaprire un presidio di pronto soccorso: la decisione spetta alle autorità sanitarie regionali (ASL Napoli 3 Sud e Regione Campania) e al Presidente della Regione, Roberto Fico. Tuttavia, questi eventi sono fondamentali per mantenere alta l'attenzione: impediscono che la questione cada nel dimenticatoio politico. Mostrano l'urgenza del problema e mobilitano la cittadinanza e dimostrano ai decisori politici che la popolazione esige risposte concrete. Servono dunque a livello politico e sociale, non a livello amministrativo diretto, per spingere verso l'adozione di misure concrete. La riapertura del Pronto Soccorso richiede un intervento strutturale e decisioni politiche coraggiose. Il Consiglio comunale di Vico Equense e il Consiglio regionale hanno già approvato atti amministrativi per riconoscere l'area come "zona disagiata". Questo status permetterebbe di richiedere deroghe ai budget standard e un potenziamento dei servizi sanitari, giustificato dalla conformazione geografica e dall'alta affluenza stagionale. Una delle principali sfide della sanità italiana è la carenza di medici, in particolare nei Pronto Soccorso. Le proposte politiche puntano a sbloccare concorsi, offrire incentivi economici e contrattuali per attrarre personale medico nell'ospedale di Vico Equense, superando l'attuale carenza. Nel novembre 2022 era stato riaperto un punto di primo soccorso, una soluzione intermedia, ma la richiesta politica è quella di un Pronto Soccorso completo e operativo 24 ore su 24. Diversi consiglieri regionali e comunali hanno chiesto un "fronte comune" tra le diverse forze politiche e i sindaci della penisola per fare pressione unitariamente sulla Regione e sull'ASL. In sintesi, i presidi sono uno strumento democratico essenziale per la partecipazione civica, ma la soluzione finale risiede nelle mani delle istituzioni regionali e dell'ASL, che devono tradurre questa pressione popolare in atti amministrativi concreti, risorse economiche dedicate e personale sanitario sufficiente per garantire il diritto alla salute dei cittadini.

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