lunedì 24 novembre 2025

Parte lo sciopero contro la manovra Si ferma la Circum

di Andrea Ripa - Metropolis

Dall'alta velocità alla Circumvesuviana; dalle linee regionali alla Metro di Napoli. Si preannuncia un venerdì infernale per i trasporti a 360 gradi. E sulla Circum, già fortemente provata dai disagi e dal mancato arrivo dei nuovi treni, l'emergenza legata allo sciopero indetto dalle sigle sindacali rischia di farsi sentire ancora di più. In pre allerta pendolari e studenti che ogni giorno utilizzano il servizio gestito da Eav per i propri spostamenti. A comunicare che anche sulla Circum - e su tutte le linee dell'Ente Autonomo Volturno - ci saranno disagi legati allo sciopero generale di venerdì è stata la stessa società con una nota sui propri canali: «Per il giorno 28 novembre 2025 l'organizzazione sindacale USB ha proclamato azione di sciopero generale nazionale di tutte le categorie pubbliche e private. Il servizio è garantito dalle ore 05:30 alle ore 8:30 e dalle ore 16:30 alle ore 19:30 Durante l'orario di sciopero l'effettuazione delle corse è subordinata al numero di lavoratori aderenti allo sciopero», l'avvertimento di Eav. 

I sindacati

Per quanto riguarda le linee Eav della Circumvesuviana, i sindacati hanno informato che «per il giorno 28 novembre 2025 l'Usb ha proclamato azione di sciopero generale nazionale di tutte le categorie pubbliche e private avente le seguenti motivazioni: contro le azioni proposte dal Governo riguardo il finanziamento della guerra; contro delle limitazioni al diritto allo sciopero e per costruire un nuovo modello di rappresentanza per favorire la contrattazione, per l'aumento delle pensioni minime e la riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario». Durante l'ultima proclamazione di sciopero dell'Usb, la percentuale di adesione è stata del 14,50% (sciopero generale nazionale del 3 ottobre 2025). 

Sciopero generale 

Lo stop non riguarderà soltanto i trasporti. A scendere in piazza saranno i sindacati di base Cobas, Usb, Sgb e Cub, che hanno proclamato la mobilitazione per venerdì 28 novembre per chiedere «massicci investimenti» nella sanità, scuola, università, trasporti, quindi «il taglio drastico» delle spese militari, «la stabilizzazione di tutti i precari» e il rinnovo dei contratti con aumenti salariali «adeguati per recuperare almeno l'inflazione reale». «Nel giorno in cui i parlamentari non lavorano, come tutti i venerdì dell'anno, le lavoratrici e i lavoratori in sciopero votano e approvano la finanziaria del popolo», afferma l'Usb. Allo sciopero generale dei sindacati di base farà seguito quello della Cgil il 12 dicembre prossimo, mentre la Uil, il 29 novembre, e la Cisl, il 13 dicembre, hanno organizzato delle proprie manifestazioni a Roma.

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