Ma dai partiti molte le indicazioni maschili
di Francesco Parrella - Il Corriere del Mezzogiorno
Napoli - «Una squadra di qualità e con un'ampia rappresentanza femminile». È l'idea del neoeletto presidente della Regione Campania, Roberto Fico, che vorrebbe chiudere la composizione della giunta prima della proclamazione degli eletti. Quindi, presumibilmente, entro un paio di settimane. Per questo ha già avviato un primo giro di telefonate con i responsabili delle otte liste che lo hanno sostenuto. Un giro che ha anche come obiettivo quello di valorizzare il ruolo femminile, alla luce delle poche donne elette in Consiglio regionale: solo 8 su 50 eletti. Quanto al totonomi, per la carica di vicepresidente della giunta, il più accreditato resta Mario Casillo. L'ex capogruppo dem in Consiglio regionale, non candidato in queste elezioni, ha contribuito al successo elettorale dell'ex sindaco di San Giorgio a Cremano, Giorgio Zinno, risultato il più votato in Campania con 39.457 voti, oltre che del consigliere comunale di Napoli Salvatore Madonna. La delega alla Sanità - una volta usciti dal piano di rientro - potrebbe andare invece ad Ettore Cinque, già assessore al Bilancio, che avrebbe il sostegno di Vincenzo De Luca, il quale già aveva provato a destinarlo al vertice dell'Agenas al posto del dimissionario Enrico Coscioni. Alla Cultura in pole c'è la capolista dem Francesca Amirante, che in caso l'indiscrezione fosse confermata, dovrebbe dimettersi dal Consiglio regionale, facendo subentrare Enza Amato, la presidente del consiglio comunale di Napoli di fede deluchiana; un'operazione che potrebbe non trovare il beneplacito dei "manfrediani".
Per l'assessorato ai Trasporti circola il nome di Nino Simeone, il più votato della lista «Fico presidente», che al Comune di Napoli si è occupato fino a pochi giorni fa della materia come presidente della Commissione Trasporti e Infrastrutture. «Al momento non ne so nulla - dice il diretto interessato -. Di vero c'è però la mia totale disponibilità a dare una mano a Roberto Fico sul tema dei trasporti e delle infrastrutture, perché è un tema sul quale ho fatto una buona esperienza. Diciamo che la gavetta l'ho fatta». Luca Trapanese potrebbe invece ricoprire la casella del Welfare, delega già assunta al Comune di Napoli, e Paolo Siani quella alla Legalità. Ma si parla di un ingresso in giunta anche del sindaco di Portici, Enzo Cuomo, che dal canto suo si limita a dire: «Faccio il sindaco da quasi vent'anni, poi la giunta la forma il presidente..». Quanto alla presidenza del Consiglio regionale, in pole ci sono i dem Giorgio Zinno e Massimiliano Manfredi, fratello del sindaco. All'Istruzione si fa il nome di Lucia Fortini, donna di stretta fede deluchiana, ma il fatto che ricopra questa delega da due legislature potrebbe ostacolarne la riconferma. Nel totonomi si affaccia anche Gilda Sportiello del Movimento Cinquestelle, da sempre vicina a Roberto Fico, sebbene nel caso dovesse entrare nella squadra del presidente eletto dovrebbe rinunciare al suo scranno in Parlamento, come fece all'epoca Fulvio Bonavitacola quando accettò l'incarico di vicepresidente della giunta De Luca. Un ulteriore tassello riguarda poi i subentri in Consiglio regionale, qualora l'ex sindaco di Ercolano, Ciro Buonajuto (Casa Riformista) e Luca Trapanese (M5s) dovessero far parte della nuova giunta regionale. In tal caso in Consiglio entrerebbero rispettivamente Armando Cesaro e Teresa De Giulio, quest'ultima molto vicina a Fico. C'è poi la partita sulle aree interne. Una delega che potrebbe andare a Pellegrino Mastella o a una figura vicino a Ciro Falanga dopo il successo della lista nel Sannio, o ai socialisti di Enzo Maraio. «Fico immaginava una task force alle dipendenze della presidenza, quindi non so se questa delega la tratterrà per sé - dice il segretario del Psi - oppure l'assegnerà a qualche assessore. Vedremo».

Nessun commento:
Posta un commento