Stabilire una tracciabilità completa dei rifiuti tossici e imporre la regionalizzazione del loro smaltimento. Dopo la polemica fra Lega e Napolitano, ecco la reazione del professore
Eugenio Mazzarella, preside della Facoltà di Lettere della Federico II e deputato napoletano del Pd: «Bisogna preparare una iniziativa legislativa. Io mi farò latore alla Camera di due proposte: la prima prevede la tracciabilità completa dei rifiuti tossici».
Dalla produzione allo smaltimento? «Esatto. Non deve più esistere una industria che dica "li ho affidati a" e poi se ne lavi le mani. Del viaggio di questi rifiuti dobbiamo sapere tutto, tutto il percorso e tutto dello smaltimento, con una certificazione della autorità pubblica». ».
La seconda proposta? «Fare in modo che i rifiuti tossici vengano smaltiti nella regione che li produce».
Un federalismo dei rifiuti? «Diciamo pure così. Quando ognuno dovrà mettere il rifiuto a casa sua, tutti faranno attenzione a come lo fanno. E l´attuazione deve essere data allo Stato centrale, al ministero dell´Ambiente, senza frammentare regionalmente i poteri di controllo».
Di fatto lo Stato ha già dovuto commissariare la faccenda. «Credo che in Campania abbiamo sofferto di due condizioni eccezionali. La prima è di ordine giuridico-amministrativo. Il decreto risponde a una logica di eccezione e la sua validità è a tempo, non deve costituire un precedente».
Lei comunque non lo disapprova. «In qualche punto potrebbe esser migliorato, ma non è da disapprovare. È una ultima spiaggia di cui non possiamo fare a meno. Chi è animato da senso di responsabilità non può che convenire che quello sia il frutto di 15 anni di inerzia e incapacità risolutiva».
Diceva di una seconda condizione eccezionale. «Discende dalla prima. È di ordine politico-istituzionale. In queste condizioni tutti siamo stati chiamati a sospendere il giudizio politico sulle responsabilità accumulate. L´accordo fra Berlusconi e Bassolino ne è una conferma. Perfino il Pdl ha rinunciato a chiedere le dimissioni del presidente della Regione».
Quando finiranno queste eccezioni? «La data l´ha indicata lo stesso Bassolino. È importante il suo impegno per consentire il ritorno alle urne nel 2009. È auspicabile che il decreto riesca a tirarci fuori dall´emergenza, così di ridare la parola ai cittadini campani. La via d´uscita è proprio nella possibilità di rilegittimare la politica agli occhi dei cittadini, farla tornare come soggetto efficace di mediazione sociale, non autoritaria, ma autorevole e convincente».
(Roberto Fuccillo da la Repubblica Napoli)
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