giovedì 17 luglio 2008
Goletta Verde: migliora il mare, ma è allarme per le foci dei fiumi
Discreto, nel complesso, lo stato di salute del mare delle province di Napoli e Caserta. Ma ancora una volta scatta l’Sos per le foci dei fiumi, gravemente inquinate. Sono i risultati del monitoraggio sulle acque di balneazione delle province di Napoli e Caserta effettuato dai biologi di Goletta Verde, la campagna di Legambiente che passa al setaccio il mare italiano per informare e sensibilizzare l’opinione pubblica sullo stato di salute del Mediterraneo. I risultati delle analisi sono stati presentati questa mattina in conferenza stampa, a Napoli, alla presenza di Rina Guadagnini, portavoce Goletta Verde, Raffaele Del Giudice, direttore Legambiente Campania e Giancarlo Chiavazzo, responsabile scientifico Legambiente Campania. La maggior parte dei prelievi lungo le coste casertane e napoletane, precisamente 20 su 23, hanno fornito valori dei parametri microbiologici inferiori alla soglia prevista dalla legge, mentre 3 monitoraggi hanno evidenziato situazioni di leggero inquinamento. Le pecore nere sono: la spiaggia libera di Nazario Sauro, in pieno centro cittadino a Napoli; il mare antistante la via litoranea 7 di Torre del Greco e la spiaggia libera di Recommone, per Nerano. Sono a dir poco allarmanti invece le analisi emerse da tutte le foci dei fiumi prese in esame, che risultano gravemente inquinate: sia il Garigliano (Ce) che l’Agnena (Ce), il Volturno (Ce), il Regi Lagni (Ce), il Savone (Ce), il Canale Quarto (Na) e il Sarno (Na) hanno, infatti, fatto schizzare alle stelle i valori di tutti i parametri microbiologici analizzati. Pur essendo per definizione non balenabili, le foci sono l’indicatore della qualità della depurazione e rappresentano spesso il principale fattore di inquinamento dei nostri mari. In assenza di una corretta gestione del territorio, infatti, i fiumi campani si stanno trasformando in vere e proprie discariche a cielo aperto, nelle cui vicinanze si trovano rifiuti di ogni tipo. (Il Denaro)
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