sabato 26 luglio 2008

Mario Biondi chiude il Jazz Festival

Vico Equense - Grande attesa per il concerto di Mario Biondi, previsto per domenica 27 luglio, ore 21. La serata conclusiva del Vico Jazz Festival, seconda tappa del circuito jazz promosso e organizzato dall’assessorato al turismo della Provincia di Napoli, slitta di una settimana a causa di problemi di salute dell’artista, ma non cala l’attenzione e l’interesse per l’evento. Si registra quasi il tutto esaurito al Chiostro della Santissima Trinità, location perfetta per uno spettacolo dai ritmi caldi e passionali. Il cantante siciliano ha fino ad ora navigato tra generi musicali diversi, imbarcandosi in avventure differenti. Ma la sua assoluta naturalezza espositiva e la sua voce l'hanno consacrato nel gotha del soul, antesignano del modern sound che mutua dal jazz, lo scompone e lo ricompone in archetipi black particolarmente accattivanti. Si è imposto nel panorama nazionale e internazionale grazie al suo timbro vocale vicino a quello di Barry White e Lou Rawls. Il suo primo cd, Handful of soul, inciso col gruppo High Five Quintet nel 2006, lo impone al grande pubblico, facendogli conquistare dopo soli 3 mesi un disco di platino. Nell 2007 stesso anno pubblica il singolo No matter, in collaborazione con il dj Mario Fargetta. Il brano era stato inciso originariamente alla fine degli Anni 90 da Jack Radics. Nello stesso anno è la volta del doppio cd con la Duke Orchestra, I love you more Live, registrato al Teatro Smeraldo di Milano, nel quale è incluso il brano This is what you are. Ancora un anno ricco di progetti, il 2008, in cui viene coinvolto dalla Walt Disney Company per interpretare il remake delle due colonne sonore del film d'animazione Gli Aristogatti.

3 commenti:

adriano ha detto...

Cominciato in ritardo, bel pubblico nel senso di belle donne che hanno sfilato per l'occasione con le loro migliori mis estive , quintetto professionale potente e compatto ( ad esclusione della tromba di Giovanni Amato che è bravissimo ma un pò "alto" di ottave e un pò fuori luogo) Lui molto professionale e sciolto . Da menzionare il groove dinamico ed ordinato e "pulito" di basso e batteria. Concerto brevissimo , cavallo di battaglia cantato a metà concerto ( il 90% del pubblico conosceva solo quella canzone e solo quella voleva sentire ) con un bis " a bicchier e vin " con just you way you are di Barry White . Va bene per una serata estiva dopo la bella giornata a mare ( oggi pulitissimo ) e la palmigiana di melanzane preparata da mio suocera che ho trovato a casa per cena.

Anonimo ha detto...

1) Non si dice "palmigiana", ma parmigiana. Palmigiano era un famoso cuoco, oramai defunto.
2) Se tu hai pagato per il concerto di Biondi, sei proprio uno gnoccolone, e soprattutto sei l'unico. Assessori incompetenti con mogli ingnoranti sedevano gratis in prima fila per fare bella mostra delle loro scarpe nuove. Il bello che il biglietto glielo hai pagato tu con le tue tasse. Quindi: quando succedono queste porcate bisogna boicottare i concerti.
3) Giovanni Amato è amico di Dilengite, ma è una mezza calzetta come trombettista, come Dilengite lo è come assessore. Troppo potente, si atteggia troppo e non farà mai un passo avanti verso l'eccellenza del jazz.
4) Se sei andato a mare, oggi, dici tu, pulitissimo, hai pagato lo stesso prezzo di Biondi e hai arricchito i conti alle Caiman dei tipi delle Axidie. In sintesi: questa giornata ti è costata 50 euri.

adriano ha detto...

Per l'amor di Dio ... come sei arrabbiato ...
1)per quanto riguarda "a parmigian e mulegnan" scusami è stato un refuso di stampa
2) l'unica cosa che faccio sempre è pagare perchè non voglio dare conto a nessuno ... quindi mi autoproclamo Gnoccolone a vita....
3) Sono d'accordo con te per quanto riguarda Amato ( sono stato troppo sul gentile..)
4) Almeno la Domenica fammeli spendere 50 euri...
Un saluto
:-)