martedì 29 luglio 2008

Precari e Pd

Al di là della facile demagogia, il disordine suscitato dalla già famigerata norma anti precari offre lo spunto per riflettere sulle perversioni del nostro mercato del lavoro. Nel quale le assunzioni a tempo indeterminato dipendono piuttosto dalle sentenze dei giudici del lavoro che non dalle politiche di selezione del personale decise dai vertici delle aziende sulla base delle richieste del mercato. Come appunto dimostra la vicenda che è all’origine della norma antiprecari inopinatamente inserita l’altra notte nel maxiemendamento alla legge finanziaria. Quella relativa alle assunzioni del personale in Poste italiane e in alcune altre aziende italiane. Il leader del Partito democratico Walter Veltroni chiede che il provvedimento sui precari venga ritirato perché «incostituzionale e di fatto, significa disoccupazione certa». Mentre quello che serve al Paese è esattamente il contrario della proposta governativa: «Il Paese ha bisogno di stabilità e non di precariato. Il provvedimento del governo permette alle aziende di essere più libere e di fare ricorso a questa tipologia contrattuale che mette a rischio la stabilizzazione non solo i lavoratori delle Poste, ma anche delle banche e dell'editoria». Per questo serve un segnale forte, di responsabilità, come il «ritiro del provvedimento». Per Veltroni «una materia così delicata non può essere regolata attraverso un emendamento in un'ultima scrittura, in una situazione rocambolesca», ha dichiarato il leader durante una conferenza stampa il 28 luglio. Su altri interventi come quello del ministro Brunetta, Veltroni ha espresso sostegno a «tutto quello che va nel senso del rendere più efficace la pubblica amministrazione», ma con la necessaria attenzione a «non confondere tutto il pubblico impiego con i fannulloni. Quella è un'equazione sbagliata e inaccettabile».

1 commento:

Anonimo ha detto...

che venga un cancro alle palle a:
berlusconi(con pena aggiuntiva di morire con la lingua di fuori e con le scarpe ai piedi)
sacconi,brunetta,amministratore delle poste SARMI

precario delle poste