venerdì 22 agosto 2008

Inquirenti all´opera nel rivo Lavinola

Meta - Obiettivo puntato sul rivo Lavinola dell´omonimo vallone che attraversando le zone collinari di Vico Equense, Piano di Sorrento e Meta di Sorrento sversa nello specchio d´acqua antistante la spiaggia del Purgatorio, a sua volta interdetta da 12 giorni per un divieto di balneazione. Lunghe ed accurate indagini procedono da circa 3 settimane da parte dei militari dell´Arma di Piano di Sorrento diretti dal maresciallo Daniele De Marini e coordinati dal capitano Federico Scarabello della compagnia dei carabinieri di Sorrento, in collaborazione con i sanitari dell´Asl Na 5 ed il Wwf sezione penisola sorrentina. Sospetti più che fondati fanno infatti presagire che il rivo Lavinola sia fonte di forti fenomeni di inquinamento che da mesi stanno infettando lo specchio d´acqua della spiaggia di Meta di Sorrento, giusto nei pressi del ristorante Giosuè a Mare, luogo quotidiano di appuntamento di centinaia di bagnanti. Le prime analisi sulle campionature effettuate confermerebbero la presenza di sostanze inquinanti di provenienza fognaria ed in taluni casi chimica. Sarebbero almeno 4 gli scarichi di natura non ancora precisata posti sotto sequestro da parte del nucleo operativo ecologico dei carabinieri, oltre ad un discreto numero di condotte rotte o lesionate e dalle quali ingenti quantitativi di sostanze fognarie si riversano ogni giorno attraverso il rivo Lavinola nel mare di Meta di Sorrento. Rinvenuta inoltre, sempre nell´alveo del rivo Lavinola, la presenza di batteri, feci ed acqua fognaria provenienti dai troppo pieno nei pressi del ponte di Madonna di Rosella dove diverse abitazioni e villette insistono sul ciglio del burrone del vallone. Al momento l´operazione dei militari dell´Arma ha già censito oltre il 35% degli scarichi fognari esistenti nell´intera area. (Vincenzo Maresca Positano News)

1 commento:

Anonimo ha detto...

Il mare a Meta di Sorrento (ma, seppur in misura minore, anche a Seiano, Piano, Sant'agnello e Sorrento) è ridotto davvero male.

Finalmente c'è qualcuno che indaga sul caso. Non è possibile che per tutti questi anni nessuno abbia mosso un dito di fronte al clamoroso inquinamento del mare di una rinomata zona turistica.

Altro che sicilia e calabria... Siamo noi il popolo più omertoso che c'è.

Speriamo che una volta e per tutte si risolva il problema. Da quando le mie ipotesi sono diventate certezza non faccio più il bagno in penisola, nonostante abbia una casa li. E nemmeno i miei amici. Preferiamo andare altrove, almeno nell'acqua pulita.

Ed oltre alla pulizia del mare, auspichiamo anche la PUBBLICAZIONE DEI NOMI DEGLI INCIVILI CHE SPORCANO IL MARE. Siano essi privati o aziende.

Tanto, cari sorrentini, se continuate ad inzozzare il mare, nessuno verrà più da voi e sarette costretti ad emigrare per trovare fatica!!