venerdì 29 agosto 2008

Dopo la baracca spunta il ristorante

Sorrento - Da baracca ad autofficina a ristorante. Ecco la lenta ma inesorabile e fruttifera metamorfosi di pochi metri quadrati di superficie racchiusi tra blocchi di cemento e lamiere che sulla panoramica del Nastro Verde hanno originato il ristorante Don Pedro, realizzato in piena curva e sul ciglio di una strada a diretto contatto con un sito paesisticamente vincolato e già interessato da fenomeni franosi di natura idrogeologica. Sull´argomento è intervenuto il wwf sezione penisola sorrentina che con un esposto inoltrato alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, carabinieri ed azienda sanitaria ha richiesto l´immediata verifica della legittimità delle opere in corso e già concretizzatesi nella materializzazione di una struttura ristorante chiamata Don Pedro. Gli ambientalisti lamentano anche l´improvviso taglio della vegetazione arborea dell´area in cui sorge ora la struttura con l´eliminazione a raso di decine di alberi di alto fusto tra cui ulivi di mezzo secolo di età. Tra le gravi modifiche segnalate alle autorità competenti compare anche la tombatura in cemento di un intero tratto del limitrofo rivo Acquacarboni nei pressi del quale sorge ora il ristorante. L´intero stato dei luoghi è stato documentato dal wwf con un dossier fotografico recuperato grazie alla mappatura del servizio internet google-earth; nel collegamento con latitudine e longitudine del sito i manufatti denunciati non risulterebbero di fatto visibili. Tra le richieste dell´associazione ambientalista compare anche quella relativa la legittimità degli atti autorizzativi rilasciati dalle pubbliche amministrazioni per l´esercizio dell´attività ristoratrice e per l´immissione degli scarichi reflui. Il taglio a raso degli alberi del fondo attiguo al ristorante è stato inoltre teatro di una curiosa faida tra fratelli, di cui uno residente in Inghilterra, che da anni hanno interrotto i propri rapporti familiari con quello titolare del ristorante Don Pedro improvvisamente sbucato dal nulla, finendo con l´interessare anche il Ministero dell´Ambiente con un esposto protocollato il 18 giugno scorso presso il Comune di Sorrento ed il comando della polizia municipale. L´abbattimento dei fusti sarebbe stato perpetrato dal proprio da P. C. , titolare del ristorante perché oscuravano la panoramica sul golfo ora visibile dalla struttura la cui legittimità è in fase di accertamento. (Vincenzo Maresca – Positano News)

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