giovedì 21 agosto 2008
La nuova “Dimora” di Gennaro Esposito
Dalla Penisola sorrentina alle Murge per esaltare con raffinatezza e creatività i sapori di un territorio ricco di sfumature e suggestioni gastronomiche. È il nuovo viaggio di Gennaro Esposito, la nuova scommessa che lo chef della Torre del Saracino di Marina di Equa gioca puntando anche sul fascino dei luoghi. Location ideale è il ristorante del resort «Dimora Intini», casa d’epoca inaugurata lunedì scorso a Noci (Bari) con l’obiettivo di farne un elegante punto di partenza per coloro che vanno alla scoperta di questo angolo di Puglia compreso tra la Murgia dei Trulli e la Valle d’Itria. Una scoperta che parte dai sapori e arriva alle attrattive più o meno nascoste di questa terra, come le masserie di campagna, l’arte, i tesori archeologici. Intanto, nelle cucine della «Dimora», lo staff coordinato dallo chef Esposito e «governato» dal giovane Antonio Cacciapaglia esalta ulteriormente il territorio con menù che, anche preso da solo, basta a innalzare un inno al Sud e ai suoi profumi. La base? Gli ortaggi e il grano delle Murge, la cucina antica rielaborata con perizia e rispetto per sposare la tradizione gastronomica del paese (imperdibili i cavatelli con fagiolini e cacioricotta) con le esigenze di un pubblico contemporaneo e certo di palato fine. Un pubblico che non disdegna qualche portata di mare - la brezza del Mediterraneo, d’altronde, arriva fino a qui - ma con il quale guai a fare generiche confusioni «mareterra». «Gennaro sa come rispettare ed esaltare al meglio i sapori netti di questo territorio e non c'è niente di casuale in questa collaborazione, che, sono certo, porterà a qualcosa di molto buono», afferma Enrico Intini, presidente dell’omonimo gruppo e patron del resort. Insomma, non è importante se si lavori con il mare della Penisola sorrentina o con la terra dell'entroterra pugliese; l'importante è non tradire lo spirito dei luoghi. E lo chef questo lo sa benissimo: «Se si parla di cultura gastronomica - ripete spesso Gennaro Esposito - si deve fare riferimento proprio a questo: l'osservazione della natura e la storia del rapporto tra l'uomo e le cose della natura stessa. Per me la magia nasce quando un sapore o un profumo sono vicinissimi a quelli originari ed allo stesso tempo carichi del vissuto di tutte le generazioni precedenti». E sicuramente sono diverse le generazioni passate tra le mura di Palazzo Gabrieli, l’edificio dei primi del XVII secolo che sorge proprio all’imbocco del centro storico di Noci (via Porta Barsenti tel. 080/4974377) e dal cui recupero è nata «Dimora Intini». Dopo un lungo e minuzioso restauro iniziato nel 1995, il vecchio palazzo nobiliare già preda dell’abbandono è diventato quel raffinato resort che reca inalterato il fascino dei tempi trascorsi. Otto suite ampie e curatissime nell’arredo (sono stati utilizzati solo materiali naturali come il cuoio e il legno) e affreschi d’epoca che talvolta coprono intere pareti andando dal soffitto al pavimento. La residenza è alla base di un progetto ambizioso e più ampio: la formazione di un albergo diffuso nel centro storico di Noci e assieme la sperimentazione di una formula turistica che, integrandosi con alcune masserie produttive che sorgono nelle campagne circostanti, diventi richiamo per categorie di turisti assolutamente emergenti come i «ricercatori di esperienze» e i «food lovers». In breve, i turisti più attenti e più disposti a lasciarsi catturare dall’essenza discreta di certi posti. (Antonella Durazzo il Mattino)
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