martedì 11 novembre 2008
Il Giudice difende la legge, scattano altri 4 arresti
«La situazione di emergenza tipica della sola Campania in tema di rifiuti giustifica una regolamentazione diversa della materia rispetto ad altre regioni anche sul versante del trattamento penale». Così il gip Nicola Miraglia ha rigettato come «manifestamente infondata» la prima eccezione di incostituzionalità presentata sul decreto che introduce sanzioni penali solo a Napoli e in Campania per chi abbandona rifiuti ingombranti o pericolosi nelle strade. Al termine dell´udienza di convalida, il magistrato ha convalidato i cinque arresti eseguiti sabato dai carabinieri della compagnia di Poggioreale ma ha contestualmente scarcerato gli indagati respingendo la richiesta di applicazione della misura dell´obbligo di presentazione alla pg avanzata dalla Procura. Secondo il gip Miraglia (tornato ad indossare la toga nel 2001 dopo cinque anni in Parlamento) la «immediata applicazione» delle norme che introducono il pugno di ferro per questo genere di condotte, potrebbe «non aver consentito a soggetti di non elevata cultura di informarsi sulle conseguenze» di comportamenti che, hanno evidenziato gli arrestati durante l´interrogatorio, fino al giorno prima erano tollerati. Non conoscere la legge, sottolinea il giudice, non è una giustificazione ma può costituire elemento di valutazione della personalità degli indagati sul piano delle esigenze cautelari: «Non è possibile cioè - è il ragionamento del gip - presumere che, se rimessi in libertà possano compiere delitti della stessa specie». I cinque erano difesi dagli avvocati Sergio Stravino, Massimiliano Cuosta, Fabio De Maria e Lumeno Dell´Orfano. Ma la linea dura contemplata dalle nuove norme ha portato nella sola giornata di ieri, ad altri quattro arresti: uno a Pianura, dove i carabinieri hanno portato in cella un uomo di 44 anni, Luigi Ragno, con l´accusa di raccolta abusiva, trasporto ed abbandono di rifiuti in area dichiarata in stato di emergenza. Ragno stava scaricando una trentina di sacchi neri contenenti rifiuti. È stato accertato, affermano i carabinieri, che l´uomo «si faceva pagare 6 euro al mese da diversi residenti della zona per provvedere abusivamente alla raccolta "porta a porta"». Sequestrato il furgone utilizzato per l´attività. Tre persone sono state arrestate invece a Boscoreale: i carabinieri hanno bloccato Gennaro Panariello, di 62 anni, Ferdinando Vitulano, di 30 e Ciro Guastafierro, di 23, mentre abbandonavano in strada «rifiuti speciali, pericolosi e ingombranti» fra cui, evidenziano gli investigatori, «carcasse di lavatrici, termosifoni, televisori, frigoriferi, lavandini, cucine, auto, parti meccaniche di motori con batterie e oli». La Procura di Torre Annunziata, con il procuratore aggiunto Raffaele Marino, è orientata a chiedere per i tre indagati il giudizio direttissimo. Una volta davanti al giudice, potrebbe essere nuovamente proposta l´eccezione di incostituzionalità. (Dario Del Porto da la Repubblica Napoli)
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