domenica 1 febbraio 2009

Crisi politica a Castellammare

Castellammare di Stabia - «In queste condizioni l’unica cosa da fare è ridare Castellammare agli stabiesi, perché l’unico sbocco razionale di questa crisi politica infinita della sinistra stabiese sono nuove elezioni» è quanto sostiene Antonio Sicignano, vicepresidente regionale dei Circoli della Libertà della Campania e presidente del circolo stabiese, in relazione alla crisi politica che sta attanagliando la maggioranza consiliare stabiese dallo scorso dicembre 2007. «Più passa il tempo e più mi rendo conto che Vozza, Iervolino e Bassolino utilizzano lo stesso metodo di governo, con un solo obiettivo: sopravvivere, in questo momento di crisi della sinistra napoletana, per non perdere le poltrone. In tutto ciò al centro come al solito versa la città o la regione, che da tale vicenda non può che ricevere solo pregiudizi di immagine». Con riferimento alla specifica vicenda di Castellammare aggiunge Sicignano: «già nel lontano dicembre 2007, ai primi avvisi di tale crisi, chiesi che sia ridata la parola agli elettori. Invece, dal Palazzo fu deciso di continuare. Ebbene ora è il momento di prendere atto che tale comportamento non ha prodotto risultati ed ha riversato i suoi effetti negativi sulla città, perché anche se ora si tornerà anticipatamente alle urne comunque è sempre e solo la città a ricevere un calo di immagine. Dispiace, pertanto, verificare che nessuno in tutta questa vicenda abbia avuto attenzione all’immagine della città, già peraltro pregiudicata dagli avvenimenti di cronaca degli ultimi mesi». Per quanto riguarda l’appello di Vozza conclude Sicignano: «oramai non bisogna parlare più di ultimatum, perché oramai già stiamo al “quintultimatum”. Mi chiedo solo a che numero dobbiamo arrivare per porre una parola fine alla vicenda». (Comunicato stampa)

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