Costiera, le aree di sosta temporanee devono rispettare le leggi sull’ambiente
Piano di Sorrento - Si apre uno spiraglio nella vicenda dei parcheggi chiusi in Costiera per irregolarità ambientali. Nei giorni scorsi, infatti, su sollecitazione dell’amministrazione comunale di Massa Lubrense e della prefettura, sulla questione si sono pronunciati i tecnici della Provincia di Napoli, l’ente competente in materia di inquinamento. Risultato? «In mancanza di normativa regionale si può escludere dalla disciplina delle autorizzazioni il caso delle acque di dilavamento per aree impermeabili e dotate di idonea regimentazione delle acque meteoriche», ha spiegato in una nota Pasquale Cardino, dirigente della Direzione monitoraggio e tutela delle acque, sezione difesa del suolo, gestione demanio idrico, della provincia di Napoli. In pratica se esistono gli impianti di raccolta delle acque piovane e in assenza di evidenti cause di inquinamento, i parcheggi dovrebbero poter continuare ad operare. Si tratta di un significativo passo in avanti nella direzione di un chiarimento sulla spinosa querelle che da un mese vede contrapposti i comuni da Vico Equense a Massa Lubrense ai sanitari del dipartimento di prevenzione collettiva dell’Asl che con i carabinieri della compagnia di Sorrento hanno chiesto la chiusura di circa quindici aree di sosta realizzate all’interno di giardini e agrumeti. Da qui la nuova emergenza-soste che è scoppiata in tutta la penisola sorrentina , soprattutto se si considera che da un giorno all’altro diverse centinaia di automobilisti si sono trovati senza un punto di riferimento per la sosta della propria auto. A finire nel mirino del dipartimento di prevenzione, comunque, sono tutte le aree di sosta ricavate all’interno di agrumeti ed aperte inizialmente come strutture estive grazie all’ordinanza della Prefettura per fronteggiare il maggiore afflusso di auto tra maggio e settembre. Stando ai rilievi dell’Asl, però, l’autorizzazione eccezionale e temporanea non consentirebbe alcuna deroga sotto il profilo della tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini. In tutto, i posti auto dichiarati fuorilegge sono più di mille, in gran parte situati proprio nei centri storici, dove più grave è l’emergenza parcheggi. Guidano la classifica dei parcheggi a rischio Sorrento e Meta, ciascuno con ben quattro strutture. Seguono Sant’Agnello e Massa Lubrense, con due, mentre Piano di Sorrento e Vico Equense hanno una sola area off-limits. E scorrendo l’elenco si scopre che due dei parcheggi prossimi alla chiusura sono al servizio di importanti strutture alberghiere di Sorrento e Vico Equense, mentre altri due risultano localizzati in prossimità dei litorali di Piano di Sorrento e Massa Lubrense. Tuttavia, il parere appena espresso dalla Provincia non risolve completamente tutti i rilievi sollevati dai tecnici dell’azienda sanitaria. «Va comunque precisato che resta a carico delle autorità di controllo la valutazione in merito alla natura eventualmente inquinante delle attività svolte nell’ area di parcheggio», si legge nella nota dell’ente di piazza Matteotti. (Francesco Aiello il Mattino)
1 commento:
Speriamo che qualcuno decida di avanzare richiesta di risarcimento verso la ASL e verso in Ruggiero Ciro Furioso che ha acceso tutto questo casino che ai piu' gia' da tempo sembrava fondato su un fumus canis meningeo del nostri indefesso e alternativo funzionario sanitario. Colpire al portafogli, questo insegna a vivere con responsabilita'.
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