«Invierò al nuovo Ministro del Turismo mille rose rosse come segno benaugurante per questo nuovo prestigiosissimo incarico» è quanto sostiene Antonio Sicignano, vicepresidente dei Circoli della Libertà della Campania, con riferimento all’avvenuta nomina della presidente dei Circoli della Libertà a Ministro per il Turismo. «Da tempo aspettavamo – spiega Sicignano - la nascita del ministero del Turismo e la sua attribuzione alla presidente nazionale dei Circoli della Libertà, on. Michela Vittoria Brambilla. Ebbene – aggiunge - ora che ciò è avvenuto siamo orgogliosi, ancor più di prima, del nostro presidente, a cui rivolgiamo i nostri più sinceri ed affettuosi auguri. In realtà, le sue grandi capacità e competenze in materia, il nuovo Ministro Brambilla le aveva già evidenziate da tempo, con il suo costante impegno da sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega al Turismo. Di conseguenza, ora che le attribuzioni sul Turismo si sono considerevolmente ampliate, siamo pronti a scommettere che il Ministro Brambilla saprà dare prova di grande professionalità e competenza. Siamo sicuri che il nuovo Ministro intraprenderà una nuova stagione di rilancio turistico di tutta la penisola». Conclude Sicignano: «invierò al nuovo Ministro del Turismo mille rose rosse come segno benaugurante per questo nuovo prestigiosissimo incarico. Tra queste rose ci saranno anche tre crisantemi, i quali, però, sono destinati a chi finora si è immotivatamente opposto a questa importantissima nomina ministeriale».
Dolore per la morte di don Gianni Baget Bozzo da parte dei Circoli della Libertà della Campania
«Ho appreso con profondo rammarico e tristezza la notizia della morte del coraggiosissimo don Gianni Baget Bozzo» è quanto sostiene Antonio Sicignano, vicepresidente dei Circoli della Libertà della Campania. «Conservo con grande gelosia –spiega Sicignano - una email che don Gianni mi indirizzò nel 2004, quando ebbi ad inviargli un mio editoriale sulla vicenda delle due volontarie dell’ONG Simona Pari e Simona Torretta rapite in Irack. Spesso inviamo mie impressioni a don Gianni e spesso lui era solito rispondere con brevi commenti. Ciò dimostra la sua disponibilità, oltre che il suo grande amore per il suo paese».
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