giovedì 28 maggio 2009

Deleghe a Castellammare l’opposizione attacca Vozza

Castellammare di Stabia - Il sindaco Vozza conferma la giunta a sette e ridistribuisce le deleghe cedute dagli assessori che hanno lasciato l’esecutivo di palazzo Farnese per sostenere la coalizione di centrodestra alle elezioni provinciali. A poche settimane dal voto, il primo cittadino Salvatore Vozza ha riassegnato gli incarichi dei tre assessori dimissionari, Lello Longobardi, Massimo De Angelis e Michele Sanzone. Fatta eccezione per Longobardi, uscito dalla giunta per contrasti interni al partito dei Verdi, l’addio di De Angelis e Sanzone è da vincolare alla loro adesione al progetto politico messo in campo dall’aspirante presidente della coalizione di centrodestra, Luigi Cesaro. Infatti, dopo le dimissioni di Sanzone, che la scorsa settimana aveva annunciato sostegno alla candidatura alla Provincia di Annamaria Maiello con l’Udeur, ieri pomeriggio anche De Angelis ha dichiarato il pieno sostegno a Lorenzo Esposito, consigliere comunale della civica Uniti per Stabia e candidato con il Psi. «Questa redistribuzione – spiega Vozza – consente alla giunta di continuare il lavoro amministrativo in tutti i suoi aspetti. La definizione del nuovo assetto amministrativo, sulla quale si sta confrontando la maggioranza, ci sarà all’indomani dell’appuntamento elettorale, per il quale tutti i partiti sono impegnati. Il ragionamento affrontato in queste settimane dal centrosinistra tiene conto sia delle evoluzioni del quadro politico che ci sono state in consiglio comunale, sia della necessità di dare nuovo impulso all’azione amministrativa nell’ultimo anno di consiliatura». Le deleghe a pubblica istruzione, Cultura e Beni artistici sono andate al vicesindaco Nicola Corrado, Infanzia e Ragazzi all’assessore Mariella Parmendola, Promozione del patrimonio termale a Maurizio Apuzzo, Edilizia scolastica, Rifiuti e Verde a Maria Grazia Giovenco. Intanto, dalle fila dell’opposizione il vicecoordinatore dei circoli della Libertà, Antonio Sicignano, chiede le dimissioni di Vozza. «La situazione di immobilismo politico danneggia la città – spiega – La maggioranza di centrosinistra che sosteneva il sindaco è oramai implosa». (Catia Di Nardo il Mattino)

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