lunedì 11 maggio 2009

A Watson ceramica con Vesuvio e Dna

Vico Equense - Ultima tappa del ritorno a Napoli e dintorni dopo 60 anni. Con il metrò del mare, da Vico Equense ad Amalfi. James Dewey Watson ha chiesto di rivedere le due costiere lontano dal traffico. Stamattina ripartirà per continuare il suo tour di conferenze in Europa, ma ha promesso che tornerà a Vico Equense. L’occasione della cerimonia di consegna del Premio Capo d’Orlando è stata una opportunità che lo ha entusiasmato. Lo ha sottolineato dopo aver visitato Villa Giusso ad Astapiana: «Opportunità unica: ammirare il fascino del golfo di Napoli da questi meravigliosi giardini dopo averlo riscoperto dalle terrazze dell’hotel Angiolieri di Seiano», ha spiegato lo scienziato, premio Nobel per la fisiologia e la medicina per le scoperte sulla struttura molecolare degli acidi nucleici (dna) e il meccanismo di trasferimento dell'informazione negli organismi viventi. James Dewey Watson ha ricordato il suo soggiorno del 1951, a Villa Giusso, incontrando il presidente della stazione zoologica Anton Dorhn, Roberto Di Lauro, che gli ha consegnato una cravatta di Marinella con il logo del Centro partenopeo. Il presidente dell’associazione Giovani chirurghi campani, Alberto Menduni De Rossi, invece, ha donato a Watson una ceramica con l’ex cattedrale di Vico Equense e il Vesuvio sullo sfondo dal quale emerge una doppia elica: quella del dna. (a.s. il Mattino)

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(Foto di Alessandro Savarese)

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