sabato 11 luglio 2009

Disastro ambientale nel Parco marino

Massa Lubrense - Da Recommone a Nerano fino alla spiaggia delle Mortelle e a Punta Campanella, il mare da diversi giorni è ridotto ad una cloaca a cielo aperto. Un disastro ambientale, uno scandalo, un giallo secondo molti, visto che non si capisce l’origine dell’ondata di melma, ma anche una beffa, dal momento che da appena un paio di settimane è entrato in funzione il depuratore di Nerano e che qui ci troviamo nel cuore del parco marino di Punta Campanella, un’area protetta con severissime restrizioni alla nautica da diporto e persino alla balneazione. Non solo: quest’anno tutta l’area costiera del Comune di Massa Lubrense è stata dichiarata “Bandiera blu”, la certificazione di mare più pulito del Belpaese, uno dei riconoscimenti più ambiti dalle spiagge italiane. Uno scandaloso paradosso che ha gettato nello sconforto bagnanti e soprattutto titolari di stabilimenti balneari che pur avendo ricevuto il cartello da esporre con la bandiera blu lo tengono nascosto. È forse questa la cosa che più fa infuriare i gestori dei lidi della zona. Ad esempio Salvatore, del Lido La Perla, ha ricevuto il cartello da esporre con la “Bandiera blu” appena l’altra mattina, uno dei giorni di peggiore sporcizia dall’inizio di luglio. Non ha avuto il coraggio di affiggere il cartello, lo ha poggiato dietro la cassa: «Cosa diciamo alla gente che ci chiede che sta succedendo al nostro mare?». In effetti il panorama che si presenta ai bagnanti è sconfortante: davanti alla spiaggia di sassi galleggiano buste di plastica, assorbenti, sacchetti d’immondizia, una racchetta da pingpong, bottiglie di ogni genere, pezzi di polistirolo, lattine, piatti e bicchieri, cartacce varie, il tutto collegato da una schiuma giallastra. Un professore universitario di Salerno allarga le braccia sconsolato: «Vengo qui da più di vent’anni ed una cosa del genere non era mai capitata». Alessandra, una mamma con dei bambini piccoli, protesta: «Ieri sera, tornata a casa, ho notato tante striscette nere sulla schiena dei miei figli, credo sia petrolio». Sara, una signora di Napoli, promette battaglia: «Sto scattando delle foto ogni giorno. A fine mese raccoglierò il materiale e presenterò un esposto all’autorità giudiziaria». Torniamo al bar di Salvatore, del Lido La Perla: «Ho telefonato al sindaco, non c’era e ho lasciato detto ai suoi collaboratori. Poi ho chiamato la Capitaneria di Porto. Infine mi sono rivolto alla barca spazzamare del Parco di Punta Campanella. E’ ormeggiata proprio davanti Nerano. Inutilizzata. Mi hanno detto che non hanno i soldi per la nafta”. La barca spazzamare potrebbe essere una soluzione, se l’Ente parco provvedesse con il carburante. Ma molti bagnanti fanno notare che pulire non è sufficiente. Bisognerebbe individuare da dove arriva l’onda anomala di rifiuti. Se da un depuratore che non funziona come si deve, o da una discarica abusiva da qualche parte sulla terraferma, come sembra più probabile data la natura della sporcizia che si vede galleggiare nel mare da “Bandiera blu” di Massalubrense. Davvero un giallo che meriterebbe di essere approfondito dall’autorità giudiziaria. (Roberto Paolo il Giornale di Napoli)

Parco dei Monti Lattari polemiche sul piano antincendio, poca trasparenza
… A Positano previsti tre parchi antincendio e due sono stati affidati al CEA Il Melograno di Vico Equense presieduto da Ignazio Esposito e una da Lega Ambiente Campania presieduta da Domenico Sgambati nonostante la presenza di due associazioni ambientaliste locali Posidonia e Gea …

1 commento:

Anonimo ha detto...

La masta lattara al secolo Anna Savarese bussa coi piedi alla porta degli amici degli amici, secondo me ha ragione chi dice che tutto il casino del faito e dello spazio oceano verde messo a posto da gennarone cinque proviene proprio dalla voglia di gestione della masta lattara e dei suoi amici ambienfacisti. e si e' proprio cosi'.