mercoledì 22 luglio 2009

Crisi agricoltura, Scala “Dai caschi gialli di Bagnoli ai cappellini gialli della Coldiretti”

Regione Campania - La Conferenza dei capigruppo del consiglio regionale della Campania ha stabilito che bisogna adottare con urgenza tutti i provvedimenti atti al rilancio e alla tutela dell’agricoltura campana. “Come non essere solidali con la mobilitazione della Coldiretti in difesa dei prodotti agricoli e dei consumatori. Non può sfuggire a nessuno che l’agricoltura è il settore trainante per la ripartenza del Sud e dei nostri territori in particolare. Dai cappelli gialli di Bagnoli ai cappellini gialli della Coldiretti si leva una sola richiesta: riqualificare e rilanciare l’economia e il territorio della nostra Regione” – Queste le dichiarazioni di Tonino Scala, capogruppo regionale de la “Sinistra” alla fine della Conferenza dei capigruppo - “Dalla conferenza è uscita chiara una posizione univoca: la Regione Campania deve immediatamente adottare tutti i provvedimenti atti a regolare e, soprattutto, tutelare il settore. La tutela dei prodotti della terra campana, unica vera risorsa naturale della nostra Regione, è una condicio sine qua non. Si è fatto troppo abuso del marchio campano. Un abuso che non tutela né il produttore, né il consumatore, né il territorio stesso. E’ necessario ridare al nostro prodotto agricolo la dignità che merita”. “Questo non significa – continua Scala – che bisogna boicottare i prodotti che arrivano sui nostri mercati da altri territori nazionali ed esteri, per un uomo di sinistra affermare una cosa del genere, sarebbe a dir poco blasfemo, ma significa semplicemente dare la possibilità al consumatore di scegliere. L’etichettatura dei prodotti per questo si rende indispensabile, perché è il solo strumento che può dire con chiarezza l’origine e la provenienza degli ingredienti di un prodotto, salvaguardando così produttore e consumatore”. “Certo- prosegue il rappresentante de La Sinistra Scala –c’è tanto da fare ancora. Bisogna eseguire maggiori controlli per verificare il rispetto delle normative vigenti. Ci sono delle leggi al vaglio delle commissioni competenti presentate da sottoscritto che vanno in questa direzione, come l’ultima che disciplina e incentiva la filiera corta, elaborata tenendo conto delle filiere di prodotti biologici di alta qualità che tipizzano gran parte delle produzioni campane, che devono essere necessariamente approvate per fine legislatura. Così come devono essere varati altri provvedimenti che vanno nella direzione della tutela del settore caseario industriale e del rimodernamento del settore agricolo”. “ Abbiamo un unico obiettivo – spiega Scala - superare una crisi che non ha risparmiato nessun settore. Parola d’ordine: valorizzare le potenzialità di questo territorio e ottimizzarne tutte le produzioni”. “Il rilancio dell’agricoltura, dell’area Torrese-stabiese, del settore industriale fa parte di un unico filone da cui non sono escluse bonifiche e depurazione, che finalmente, grazie anche alle spinte del gruppo che presiedo, è al centro dell’agenda politica campana”. “E’ necessaria una visione a 360 gradi dei vari settori. La crisi di un settore provoca inevitabilmente la crisi degli altri, con un effetto domino devastante. Per questo – conclude il capogruppo - i provvedimenti devono vedere un lavoro sinergico dei vari comparti istituzionali. Incentivare e migliorare il comparto agricolo, tutelare i prodotti e insieme con essi i consumatori, rilanciare il settore industriale, la bonifica del territorio e la depurazione delle acque devono per forza viaggiare insieme se vogliamo parlare sul serio di rilancio della Campania e del Mezzogiorno”.

Nessun commento: