venerdì 31 luglio 2009
Un mare d’indifferenza
Anziano annega, nessuno l’aiuta: una sola chiamata al 118. Il corpo rimane sulla spiaggia, la vacanza continua. Quel che è accaduto nello specchio d’acqua antistante via Caracciolo, con bambini, adulti, anziani, tutti concentrati sulla propria tintarella, si chiama indifferenza pura, distacco gelido, strafottenza. E non c’è commento che tenga: parlano le immagini. Sempre dal Corriere del Mezzogiorno, un’inchiesta sul mare sporco. La prima iscritta nel registro dell’anno 2009. La prima che riguarderà l’intero tratto di mare che bagna la costiera sorrentina. E, soprattutto, la prima che mette in dubbio (quasi) ufficialmente l’attendibilità dei dati forniti dall’Arpac. I prelievi e le analisi, infatti, questa volta non saranno affidati all’Agenzia regionale dell’ambiente, ma a due strutture «indipendenti»: l’università Parthenope (dipartimento di scienze ambientali) e la stazione zoologica di Napoli Anton Dohrn (area monitoraggio). Due i super-esperti cui verrà assegnato l’incarico: il professore Giancarlo Spezie, oceanografo, e Vincenzo Saggiomo, ecologo marino. Saranno loro a dover scrivere la storia dell’acqua della Costiera, con una premessa d’obbligo che salvi anche gli operatori turistici da psicosi infondate: l’inchiesta è stata avviata per verificare una situazione, non perché sia già stato accertato un pericolo reale. E, ad oggi, non c’è ancora alcuna prova che il mare sia dannoso per la salute.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento