Nell’inchiesta spuntano i nomi di Landolfi e Bocchino
“Cosentino può continuare a fare parte del governo Berlusconi?”. La domanda viene da Luisa Bossa, deputato del Pd, componente della commissione antimafia. “A mio parere non c’è garantismo che tenga – continua l’on. Bossa -; Cosentino ha, ovviamente, il diritto di difendersi e di proclamarsi innocente. Tale è fino al terzo grado di giudizio. Tuttavia non si può permettere che un uomo su cui pende una richiesta di arresto per concorso esterno in associazione camorristica sieda nei banchi del Governo. Ne va della serietà, del decoro, della dignità delle istituzioni. Quando si è colpiti da accuse così gravi si ha il dovere civico di lasciare, evitando di proiettare anche solo un sospetto sulle istituzioni di cui si fa parte”. “Riguardo all’ipotesi di una candidatura di Cosentino alla guida della Regione – continua l’on. Bossa - non voglio nemmeno immaginare che si intenda candidare un uomo con una richiesta di arresto già firmata”. L’inchiesta si arricchisce di altri particolari, spuntano i nomi di Landolfi e Bocchino, e si basa sulle dichiarazioni di sei collaboratori di giustizia. Il ruolo centrale è quello di Gaetano Vassallo (Corriere della Sera), un imprenditore legato, per sua stessa ammissione, alla cosca di Francesco Bidognetti. Il nome dell’esponente politico del Pdl Vassallo lo fa ai magistrati per la prima volta l’1 aprile del 2008, raccontando di un incontro tra il sottosegretario e Sergio Orsi, l’imprenditore che definiva Cosentino «mio padrone», e che con il fratello Michele (ucciso a Casal di Principe nel giugno del 2008) gestiva l’Eco4. «Posso dire che la società Eco4 era controllata dall’onorevole Cosentino e anche l’onorevole Landolfi (Mario Landolfi, parlamentare e vicecoordinatore del Pdl in Campania; ndr ) aveva svariati interessi in quella società. Presenziai personalmente alla consegna di cinquantamila euro in contanti da parte di Orsi Sergio all’onorevole Cosentino, incontro avvenuto a casa di quest’ultimo a Casal di Principe». In un’altra deposizione, Vassallo riferisce quanto gli avrebbe raccontato uno degli esponenti della famiglia Bidognetti nel corso di un summit: «Ricordo che si fecero i nomi anche di alcuni politici nazionali. In particolare, Bidognetti Raffaele (…) riferì che gli onorevoli Italo Bocchino (vicecapogruppo del Pdl alla Camera; ndr ), Nicola Cosentino, Gennaro Coronella (senatore Pdl; ndr ) e Landolfi facevano parte del ‘nostro tessuto camorristico’»
Cosentino incontra Berlusconi a Roma
Nessun commento:
Posta un commento