Sant’Agnello: si ottura una conduttura, la chiazza rossa di acque reflue trasportata sotto villa Crawford
Sant’Agnello - Macchia marrone ieri nel primo pomeriggio nello specchio di mare antistante il golfo del Pecoriello e la Marinella, uno degli angoli della costiera più suggestivi, dominato dalla mole ottocentesca di Villa Crawford, dimora del celebre scrittore statunitense. La macchia è stata notata da alcuni cittadini affacciatisi al belvedere della Marinella ed è subito scattata la mobilitazione delle autorità cittadine per appurare la natura del fenomeno e per cercare di arginare l’allargamento della chiazza di colore marrone che con il trascorrere dei. minuti ha raggiunto, anche se in forma irregolare visto l’azione delle corrente marina, le dimensioni di oltre trenta metri spostandosi in direzione del tratto di mare a confine tra Sant’Agnello e Sorrento. Nonostante la giornata festiva in pochi minuti si sono mobilitati i vigili urbani di San’Agnello, i militari della Capitaneria di porto, l’ufficio tecnico comunale e una squadra di pronto intervento della Gori, società che gestisce sia la rete idrica che quella fognaria dei comuni della penisola sorrentina. Una vera e propria task-force, coordinata da Antonino Castellano, assessore comunale alla protezione civile, che è giunta subito alla conclusione che l’anomale colorazione del tratto di mare non poteva che essere imputabile all’arrivo diretto a mare di acque reflue provenienti dalla rete fognaria nera. Così a partire dall’area limitrofa a Villa Crafword e risalendo attraverso il viale dei pini verso il centro urbano di Sant’agnello operai e tecnici hanno ispezionato la rete fognaria cittadina aprendo i tombini ubicati lungo il viale e nelle strade adiacenti. La ricerca ha poi portato a scoprire in corso Italia, la principale strada della cittadina alle porte di Sorrento, che in località Pozzopiano l’otturazione della fogna nera aveva prodotto un travaso delle sue acque nelle tubazioni che convogliano a mare le acque piovane, mentre la rete delle acque nere di Sant’Agnello e degli altri centri limitrofi della costiera termina a Punta Gratelle, tra Meta e Vico, nella condotta sottomarina che scarica ad ottocento metri dalla costa e a cinquanta di profondità le acque di scarico di abitazioni ed altre residenze. Una volta appurato l’inconveniente si è provveduto a sturare la tubazione bloccatasi e a risolvere verso le 17 l’inconveniente tecnico che ha provocato l’anomala macchia marrone, la cui comparsa ha in poche ore prodotto un certo allarme vista la sensibilità in costiera al tema dell’inquinamento marino. Rimosse prontamente le cause nelle prossime ore si procederà ad una più attenta verifica dell’accaduto: «Il problema è stato risolto tempestivamente attraverso una valida cooperazione tra enti diversi – afferma l’assessore Antonino Castellano – Oggi saranno eseguite ulteriori verifiche sulla rete fognaria, mentre contiamo di conoscere al più presto i risultati delle analisi delle acque prelevate sia sul posto del travaso tra le condotte che a mare». (Umberto Celentano il Mattino)
Sant’Agnello - Macchia marrone ieri nel primo pomeriggio nello specchio di mare antistante il golfo del Pecoriello e la Marinella, uno degli angoli della costiera più suggestivi, dominato dalla mole ottocentesca di Villa Crawford, dimora del celebre scrittore statunitense. La macchia è stata notata da alcuni cittadini affacciatisi al belvedere della Marinella ed è subito scattata la mobilitazione delle autorità cittadine per appurare la natura del fenomeno e per cercare di arginare l’allargamento della chiazza di colore marrone che con il trascorrere dei. minuti ha raggiunto, anche se in forma irregolare visto l’azione delle corrente marina, le dimensioni di oltre trenta metri spostandosi in direzione del tratto di mare a confine tra Sant’Agnello e Sorrento. Nonostante la giornata festiva in pochi minuti si sono mobilitati i vigili urbani di San’Agnello, i militari della Capitaneria di porto, l’ufficio tecnico comunale e una squadra di pronto intervento della Gori, società che gestisce sia la rete idrica che quella fognaria dei comuni della penisola sorrentina. Una vera e propria task-force, coordinata da Antonino Castellano, assessore comunale alla protezione civile, che è giunta subito alla conclusione che l’anomale colorazione del tratto di mare non poteva che essere imputabile all’arrivo diretto a mare di acque reflue provenienti dalla rete fognaria nera. Così a partire dall’area limitrofa a Villa Crafword e risalendo attraverso il viale dei pini verso il centro urbano di Sant’agnello operai e tecnici hanno ispezionato la rete fognaria cittadina aprendo i tombini ubicati lungo il viale e nelle strade adiacenti. La ricerca ha poi portato a scoprire in corso Italia, la principale strada della cittadina alle porte di Sorrento, che in località Pozzopiano l’otturazione della fogna nera aveva prodotto un travaso delle sue acque nelle tubazioni che convogliano a mare le acque piovane, mentre la rete delle acque nere di Sant’Agnello e degli altri centri limitrofi della costiera termina a Punta Gratelle, tra Meta e Vico, nella condotta sottomarina che scarica ad ottocento metri dalla costa e a cinquanta di profondità le acque di scarico di abitazioni ed altre residenze. Una volta appurato l’inconveniente si è provveduto a sturare la tubazione bloccatasi e a risolvere verso le 17 l’inconveniente tecnico che ha provocato l’anomala macchia marrone, la cui comparsa ha in poche ore prodotto un certo allarme vista la sensibilità in costiera al tema dell’inquinamento marino. Rimosse prontamente le cause nelle prossime ore si procederà ad una più attenta verifica dell’accaduto: «Il problema è stato risolto tempestivamente attraverso una valida cooperazione tra enti diversi – afferma l’assessore Antonino Castellano – Oggi saranno eseguite ulteriori verifiche sulla rete fognaria, mentre contiamo di conoscere al più presto i risultati delle analisi delle acque prelevate sia sul posto del travaso tra le condotte che a mare». (Umberto Celentano il Mattino)
Nessun commento:
Posta un commento