martedì 2 febbraio 2010
Ampliamento del cimitero, passa in Giunta l'intervento
Vico Equense - Approvato dalla giunta comunale il progetto di ampliamento del cimitero di San Francesco da realizzarsi con la formula del project financing, ovvero con l’apporto dei privati. Riparte così il programma di allargamento dell’area cimiteriale reso sempre più urgente dalla carenza degli spazi nel principale cimitero della città equana, l’unico ad essere a gestione pubblica anche se con spazi occupati da diverse congreghe religiose. Il piano presentato dalla ditta di Vico Equense che due anni fa venne scelta dalla commissione consultiva per la valutazione delle proposte di project financing prevede una serie di interventi che riguarderanno un’area di 5500 metri quadri su un totale di 6900 disponibili. Il promotore prescelto ha previsto di realizzare 2.620 loculi nell’area da ampliare e circa 180 in quelle attualmente esistente per un totale di 2800 loculi. Inoltre, sono previsti circa 400 fosse per inumazione ubicate nell’area da ampliare, che sarà articolata in vari campi posti in terrazzamenti che rispetteranno l’orografia del luogo ed avverrà in direzione dell’area della Sperlonga. Altri interventi programmati sono la costruzione di 43 cappelle e di un ipogeo ossario. «Con l’approvazione della delibera, che sarà poi sottoposta al vaglio dei vari organismi paesaggistici per le approvazioni di competenza – afferma Raffaele Esposito, assessore al ramo – si è dato il via ad un programma che intende risolvere per molti anni la carenza dei posti destinati ai defunti che sta diventando sempre più un’emergenza sociale. Inoltre, abbiamo approvato altre delibere relative all’ossario ed alla costruzione da effettuarsi in tempi brevi di una cinquantina di loculi per soddisfare nell’immediato questa grave carenza, mentre stiamo finalmente trovando una soluzione al contenzioso con l’impresa costruttrice del vecchio loculo». I nuovi loculi da realizzarsi entro l’estate saranno ubicati su quelli costruiti sul finire degli anni Novanta nell’area sovrastante l’ossario. Ciò permetterà di effettuare l’esumazione di numerosi defunti scomparsi da oltre sei anni (tale termine è quello in vigore nel cimitero vicano per poi procedere alla definitiva sepoltura nelle nicchie) e che non possono essere trasferiti nei loculi definitivi perché le loro famiglie ne sono sprovviste. Da qui una continua emergenza, tamponata con grande difficoltà dal Comune e delle arciconfraternite che gestiscono ampi locali nel cimitero di San Francesco, mentre altri sodalizi religiosi amministrano i cimiteri collinari di Moiano, Arola e Montechiaro. (Umberto Celentano Il Mattino)
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