Ferrero: meglio soli, inaccettabile il sostegno al nuovo Achille Lauro

Regione Campania - Si fa il nome dell’ex senatore Cesare Salvi o dell’avvocato, specializzato in temi sociali, Elena Coccia. «Valuteremo nei prossimi giorni, per ora di deciso c’è solamente che correremo da soli, in alternativa al Pd», spiega senza entrare nelle scelte dei nomi il leader del Prc Paolo Ferrero che paragona Vincenzo De Luca ad Achille Lauro. Allora sarà una corsa solitaria per Prc, Pdci e Socialismo 2000. «In Campania c’è un problema che riguarda il profilo del candidato pd, rinviato a giudizio per reati gravi. Non si può far finta di niente: c’è stata una speculazione edilizia, un sacco urbanistico, dicono i pm, in concorso poi con Gianni Lettieri, per mesi papabile candidato del Pdl. E ancora c’è un problema di cultura politica: De Luca ha polemizzato con Zanotelli, ha insultato gli immigrati come farebbe solo un leghista come Borghezio. È una vergogna che il Pd abbia un candidato simile e incredibile che Di Pietro l’abbia accettato dopo aver tuonato per mesi contro inquisiti». ”Per non far vincere la destra”, così motiva l’appoggio l’ex pm. «Per anni la sinistra si è data al meno peggio. E questo ci ha portato a Berlusconi. Mi dispiace, non basta e faccio un ulteriore appello a de Magistris e Sel per un polo alternativo. Anche perché non capisco come Vendola abbia potuto appoggiare De Luca». Nell’Idv serpeggia l’idea di un voto disgiunto e non votare per De Luca. «Non chiedo voti disgiunti, occorre un segnale di chiarezza. E non mi si può dire che De Luca è un modello di efficienza. Per me l’efficienza è Maurizio Valenzi che l’ha coniugata con la solidarietà, qui invece si esce da Bassolino e si propone un nuovo Achille Lauro». Intanto qualcuno è uscito dal suo partito per traghettarsi verso il Pd. Stupito della scelta di Corrado Gabriele? «L’ho saputo dai giornali. Corrado è stato sempre un fedelissimo di Bassolino e adesso fa la scelta di andare con De Luca. È solo una scelta opportunistica». (Adolfo Pappalardo il Mattino)