Abrogato il regolamento sulla destagionalizzazione
Meta - Arriva in consiglio comunale il provvedimento relativo alla destagionalizzazione degli stabilimenti balneari e scoppia la bagarre tra maggioranza ed opposizione. In più il sindaco Paolo Trapani è costretto a fare i conti con il dissenso aperto del suo vice Graziano Maresca (foto) che vota contro la proposta della giunta e nel corso della seduta abbandona polemicamente l'aula. Risultato? Per ora gli stabilimenti non dovranno essere smontati ed i titolari non pagheranno neppure una contravvenzione, che sarebbe stata comunque applicata dal comune, in quanto la normativa in vigore consentiva di tenere in piedi solo una parte delle strutture. Tuttavia, a fine estate, gli arenili dovranno essere liberati definitivamente in attesa che la giunta vari il nuovo piano-spiagge. Insomma, davvero sembra non esserci pace in riva al mare di quest'angolo di Costiera dove ogni iniziativa si scontra con interessi, particolarismi e aspirazioni imprenditoriali con il risultato che è sempre più difficile far rispettare le regole. Questa volta al centro della querelle è la proposta della giunta di abrogare il cosiddetto regolamento per la destagionalizzazione in base al quale i titolari di concessioni demaniali avevano la facoltà di non smontare a fine stagione solo una parte delle loro strutture, in particolare quelle di stretta pertinenza con l'attività ricettiva. E questo sia per offrire un servizio anche durante il periodo invernale sia per evitare di dover sostenere spese ingenti relative al riallestimento degli interi stabilimenti. «Visto che ad oggi la maggior parte dei lidi non aveva smontato le strutture, e per evitare di dover danneggiare le attività intimando loro di ottemperare con l'aggravio di sanzioni, abbiamo deciso di consentire loro di rimanere in questo stato fino al prossimo ottobre, data nella quale ciascuno dovrà liberare gli arenili così come prevede la norma», ha spiegato il primo cittadino. Di tutt'altro avviso la minoranza che annuncia di essere contraria al provvedimento ed anzi lascia la seduta al momento del voto «per non partecipare, anche con la sola presenza, alla violazione di un atto con il quale si interviene in una procedura meramente amministrativa con un provvedimento del consiglio comunale». Tuttavia, il dissenso più significativo è quello del vice-sindaco Graziano Maresca, nei mesi scorsi impegnato in una serie di incontri con i titolari degli stabilimenti, per trovare una soluzione alla vicenda. «Avevamo concordato una strada diversa che avrebbe tutelato sia il rispetto della normativa regionale e nazionale sia l'interesse pubblico. Ora con l'abrogazione del regolamento, senza che ne sia stato ancora predisposto uno nuovo, di fatto si fa un passo indietro rispetto alla programmazione delle attività relative al litorale», attacca Maresca. In pratica la via d'uscita proposta dal vice-sindaco, sulla quale pare fosse stato raggiunto anche l'accordo degli operatori balneari nel corso di una serie di incontri svoltisi nelle scorse settimane, era quella di consentire alle strutture di restare allestite anche per l'estate 2010 senza dover smontare, e di risarcire il comune della violazione con l'erogazione di una serie di servizi di pubblica utilità commisurati ai costi che sarebbe stato necessario sostenere per ottemperare all'obbligo di liberare gli arenili in concessione. (Francesco Aiello il Mattino)
Nessun commento:
Posta un commento