Piano di Sorrento - Via l’agrumeto spuntano le case grazie all’ennesimo gioco di prestigio perpetrato in barba alle segnalazioni già inoltrate quattro anni fa alle autorità competenti che nulla hanno fatto per accertare lo stato dei luoghi. A porre l’accento sulla presunta illegittimità di manufatti adibiti per civili abitazioni sono ancora una volta gli esponenti del wwf sezione penisola sorrentina, oramai gli unici ai quali sembra stia ancora a cuore il destino di un territorio che in maniera irrefrenabile non placa la sua corsa verso la definitiva cementificazione. Nel caso specifico a nulla valse l’esposto dell’aprile 2006 inoltrato al Comune di Piano di Sorrento presso il comando di polizia municipale non nuovo a disattenzioni e negligenze di protocollo. Stavolta il presidente della sezione sorrentina del wwf Claudio d’Esposito si è rivolto alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata ed ai carabinieri del comando di Piano di Sorrento nella speranza almeno di una verifica degli atti che possano dimostrare la presunta illegittimità dell’opera improvvisamente spuntata al posto di decine di alberi di arancio. Allo stato attuale una grossa rete di colore verde mimetico nasconde una vera e propria abitazione di decine di metri quadrati di superficie che occupa uno slargo precedentemente adibito a parcheggio abusivo di auto appartenenti ai proprietari dei fabbricati vicini. Tre anni fa il titolare del fondo mise alla porta tutti i contribuenti provvedendo a tagliare a raso e ad espiantare decine di esemplari di agrumi, stendendo successivamente sulla superficie emersa una grossa quantità di materiale bituminoso. Poi, durante il contesto per la realizzazione di una minicittadella costruita da una cooperativa su concessione comunale giusto a fronte strada della proprietà segnalata dal wwf, sono nati ulteriori manufatti adibiti a civili abitazioni. Inutili anche le proteste dei proprietari vicini che sconfortati preferiscono bypassare la trafila delle denunce da presentare agli enti competenti preferendo tentare la strada dell’esposto ambientale. (Vincenzo Maresca il Giornale di Napoli)
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