domenica 19 settembre 2010

E il ministero non paga la Tess: manca il certificato antimafia

Castellammare di Stabia - Bloccati i fondi del ministero del lavoro destinati ai lavoratori dell’area torrese-stabiese: da quasi un anno la prefettura non rilascia la certificazione antimafia relativa allo stato societario della Tess, l’agenzia di sviluppo regionale, necessaria allo sblocco del finanziamento. Una nuova bufera occupazionale si abbatte sul già travagliato territorio dell’area torrese stabiese, da anni terra di fabbriche dismesse e timidi tentativi di rilancio. Mentre centinaia di lavoratori Fincantieri protestano per il blocco delle commesse al cantiere navale, dalla direzione della Tess, l’agenzia regionale di sviluppo, il presidente del cda Leopoldo Spedaliere denuncia «un immotivato» blocco di fondi destinato al sostentamento dei lavoratori del comprensorio. «Ormai siamo al paradosso – spiega –, la Tess è il principale interprete della possibilità di questi territori di avviare una nuova fase di sviluppo e la prefettura continua a non fornire la certificazione antimafia richiesta dal ministero del lavoro». Un diritto ai fondi maturato dalla Tess attraverso una serie di attività svolte in base ad una convenzione con il dicastero del lavoro e terminate a marzo 2009. «Concluso il nostro progetto – aggiunge –, abbiamo sollecitato il ministero affinché ci pagassero quanto dovuto, ma ci hanno risposto che avrebbero pagato soltanto in seguito al rilascio della certificazione antimafia richiesta alla prefettura. Una richiesta inverosimile, visto che la Tess, società pubblica, nell’ambito delle attività Suap (lo sportello unico per le imprese) ha ricevuto dal ministero dell’interno l’accesso al sistema di sicurezza per il rilascio delle certificazione antimafia di primo livello». Vittime di un paradosso non chiarito e tutt’ora irrisolto, nonostante l’intervento di parlamentari, sindacalisti e dirigenti Tess, affinché la prefettura rilasciasse il certificato richiesto dal ministero. Fitti non pagati, 244 lavoratori dell’area torrese stabiese privati anche di quel minimo sostegno al reddito, dipendenti Tess senza stipendio, sono soltanto alcune delle problematiche che stanno investendo in questi ultimi mesi l’agenzia di sviluppo e molti lavoratori delle città a sud del capoluogo. Un groviglio burocratico che ha spinto Spedaliere a scrivere ripetutamente al prefetto Andrea Di Martino e al suo predecessore Alessandro Pansa, al fine di sollecitare il rilascio della certificazione antimafia. «Appare, francamente, incredibile – si legge nella lettera – che questo disagio incolpevole venga alimentato dalla mancanza di una certificazione, probabilmente non giustamente richiesta e, comunque, fino a prova del contrario, dovutaci. La Tess è impegnata al sostegno di centinaia di lavoratori in mobilità dell’area torrese-stabiese, attività che prosegue tra mille difficoltà anche finanziarie. Attività che implica un rapporto con le organizzazioni sindacali e un’attenzione mediatica rilevante, che in questi giorni diventa sempre più stringente perché anche verso tale impegno diveniamo inadempienti». Una mancanza di liquidità aggravata anche dal mancato incasso di somme da parte della Regione, bloccata per le note vicende legate al patto di stabilità. (Ciro Saccardi il Mattino)

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