sabato 18 settembre 2010

Ricomincio da 75…

A volte ritornano

Non ha mantenuto la promessa e non se ne è andato in Africa, al contrario sembra carico e pronto per candidarsi come premier per il 2013. Così Walter Veltroni, ex sindaco di Roma, che ha “consegnato” la città a Gianni Alemanno e che è complice di aver portato il Pd ad un consenso popolare del 20 per cento, tenta di nuovo la scalata verso la vetta. Il primo passo è un documento che raccoglie 75 firme (un quarto dei parlamentari eletti col Pd). "Sono soddisfatto, il fatto positivo è che si discute -ha spiegato- e che lo si fa per il Pd. Credo che la cosa bella in un partito democratico è che quando ci si vive, quando si sentono lealmente delle opinioni diverse, in particolar modo in questo caso, lo si faccia senza altro obiettivo che quello di far crescere il Pd. "E' chiaro che si discute con assoluta serenità, com'è doveroso fare, e penso che sia sbagliato sottovalutare l'esigenza in questo momento di rimanere uniti attorno ad un progetto di rilancio. Oggi il Pd è più unito e lo sarà di più tanto più si discuterà e si proseguirà in una politica di apertura. Tanto più succederanno queste cose, tanto più saremo uniti", ha concluso Veltroni. "E' un documento sereno, costruttivo, unitario. L'obiettivo e' quello di stare dentro il partito per rafforzarlo e renderlo capace di vincere la sfida dell'alternativa alla destra e a Berlusconi" spiegano Minniti e Giorgio Tonini. Un testo in cui "ci sono suggerimenti e proposte" senza alcun intentato di dividere il partito: "Non è una conta, non chiede il congresso, ne' contiene un attacco al segretario".Non sembra essere preoccupato il segretario del PD, Pierluigi Bersani, per la raccolta firme sul documento di Veltroni. Alla domanda dei giornalisti "sono troppe o poche?", il segretario ha risposto laconico "A me va bene tutto, non ho fatto conti sul sostegno a questo documento".

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