Il messaggio di Napolitano: "Gazzarra intimidatoria"
La solidarietà del presidente della Repubblica, quella di Pier Luigi Bersani e quella scontata dei compagni di partito del Pdl sono andate questo pomeriggio al presidente del Senato Renato Schifani, invitato a parlare dal palco della festa del partito Democratico a Torino ma duramente contestato dai manifestanti del popolo viola e dell'area vicina al Movimento Cinque stelle di Beppe Grillo. E a difendere i contestatori resta solo l'Italia dei Valori. Inizialmente tenuti lontano dall'area dibattiti, i grillini e i 'viola' si sono schierati dietro le transenne, premendo sul servizio d'ordine. "Ringrazio il Pd per avermi invitato, si tratta del secondo invito in due anni" ha esordito Schifani sul palco a fianco di Piero Fassino, prima di essere investito da una valanga di fischi e di urla. "Ma-fio-so" gli hanno urlato contro i manifestanti. "Siete un esempio di antidemocrazia" ha risposto ai contestatori Schifani. "Antidemocratici" ha detto anche Fassino. Ma le parole non hanno fermato i manifestanti, in particolare un paio che si sono scontrati con le forze di sicurezza fra tirate di capelli e spintoni. Fioccano le reazioni di tutto l'arco politico e prima di tutto quella di Giorgio Napolitano in una nota deplora la "gazzarra intimidatoria" contro il presidente del Senato e parla di una "allarmante degenerazione di gruppi minoritari". Messaggio dalla festa dell'Api a Labro di Gianfranco Fini che a nome dei deputati tutti ha definito "intollerabile" la protesta. Il segretario del Partito Democratico Pier Luigi Bersani da parte sua ha telefonato a Schifani per esprimere "solidarietà e profondo rammarico" e anche lui parla di "gazzarra indecente" che ha disturbato il dibattito. Riassume il pensiero del Pdl, Fabrizio Cicchitto, il capogruppo alla Camera, che punta il dito sulle opposizioni: "Quello che sta accadendo a Torino è il frutto del clima infame che Di Pietro e una parte della sinistra stanno creando nel Paese". Di segno opposto solo la presa di posizione dell'Italia dei Valori: "Ad essere grave - commenta in una nota Leoluca Orlando, portavoce nazionale - è il silenzio di Schifani e non il fatto che venga contestato. Schifani dovrebbe sentire il dovere morale di correre dai giudici per spiegare la natura di certe presunte frequentazioni con esponenti di Cosa nostra". (Apcom - foto Ansa)
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