domenica 5 settembre 2010

FINIamola con le contestazioni

C'è grande attesa per l'intervento di Gianfranco Fini – previsto per oggi - alla kermesse di Mirabello. Tutti si chiedono ma romperà o resterà nel Pdl? Nel frattempo applausi e cori di sostegno, ieri, alla festa di Alleanza per l'Italia che ha tenuto un intervento di saluto applaudito e apprezzato dai sostenitori del partito di Francesco Rutelli. Non solo, quando Gianfranco Fini è sceso dal palco per salire a bordo della vettura che lo ha portato via dall'antico borgo di Labro, è stato circondato da una folla che lo ha applaudito, gli ha rivolto urla di sostegno ("vai Gianfranco", "bravo Fini") e qualcuno gli ha rivolto la sollecitazione "mandalo a casa", in un riferimento chiaro a Silvio Berlusconi. "Generazione italia", l'organizzazione di riferimento finiana, torna a puntare il dito contro le presunte trame berlusconiane per organizzare la contestazione al comizio di Mirabello. "Abbiamo qualche amico anche a Palazzo Grazioli. E qualche uccellino lì intorno. Che ci ha rivelato - si legge sul sito dell'organizzazione, in un post intitolato "Finiamola con le contestazioni" - una notizia interessante. Sventati i pullman degli squadristi, grazie alla nostra denuncia, alla testimonianza di Vitale Mattera e chi più ne ha più ne metta, hanno ben pensato nel palazzo romano di immaginare un'altra forma di contestazione nei confronti del presidente della Camera che domani terrà il suo intervento in quel di Mirabello, all'interno della ormai famosa e attesissima festa tricolore 'Futuro e libertà' ". "L'idea era semplice - continua la nota - poco simpatica e nemmeno tanto nuova: esporre dei cartelli con su scritto 'finiamola'. Avevano anche fatto gli appositi sopralluoghi. Tutto pronto insomma, ma li abbiamo sgamati ancora una volta". "E quindi il gioco si ripete: siamo sicuri - conclude Generazione Italia - che, avendo svelato l'intenzione, domani non avremo la sfortuna di assistere a questa manifestazione stupida e desolante. Altrimenti, conosciamo il mandante. O quanto meno il suo indirizzo”.

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