domenica 5 settembre 2010

Verifica politica, pronto il rimpasto in giunta

Confronto nel centrodestra a tre anni dalle elezioni

Gragnano - Rimpasto di giunta e di deleghe. L’amministrazione comunale di centrodestra, a un anno e tre mesi dalla vittoria alle elezioni, fa il punto della situazione. Terminata la pausa estiva, quello di settembre sarà il mese della resa dei conti tra i vertici dell’esecutivo e i leader di tutti i gruppi di maggioranza. I primi 15 mesi della giunta del sindaco Pdl Annarita Patriarca finiranno dunque sotto la lente d’ingrandimento di una verifica politica che molti osservatori giudicano «essenziale» per poter cambiare passo e cercare di far ingranare la marcia all’esecutivo. Dalle ultime riunioni di maggioranza intanto sarebbe emersa la volontà di un ricambio di assessori che di fatto, trasformerebbe la giunta da tecnica a politica. A chiedere a gran voce il rimpasto sono diversi consiglieri di maggioranza, in rappresentanza dei partiti minori del centrodestra. «Occorre un lifting profondo – dicono – per dare slancio all’azione amministrativa che appare arenata sui principali progetti di sviluppo della città». Già entro la fine del mese il sindaco dovrebbe così procedere al quasi totale azzeramento della giunta per poi avviare le consultazioni con tutti i partiti e liste civiche di maggioranza al fine di trovare la quadratura del cerchio. Secondo gli ultimi accordi, la futura giunta dovrebbe essere composta da sette assessori: tre potrebbero essere scelti dai cosiddetti «dissidenti», tre dal restante gruppo di maggioranza e uno dal sindaco. Per quanto riguarda invece i nomi, sarebbero sicuri di entrare in giunta Carmine D’Antuono (ex vicesindaco della giunta Serrapica, in quota Nuovo Psi), Piero Sabatino (Noi Sud, suggerito dal presidente del Consiglio comunale Giuseppe Coticelli) e l’imprenditore Raffaele Vitiello (vicino al consigliere Salvatore Castrignano, eletto nella lista dell’Adc). I prossimi giorni dovrebbero dunque rivelarsi decisivi, dando conclusione a una trattativa avviata già da qualche mese e che punta alla nascita del Patriarca–bis. Una prospettiva che mette definitivamente la parola fine anche all’ipotesi di una sfiducia, subito tramontata dopo il nuovo accordo sul rimpasto che entro poche settimane farà cambiare completamente pelle all’esecutivo cittadino. (Francesco Fusco il Mattino)

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