Walter Veltroni esclude ipotesi di divisioni o di rotture all'interno del Partito democratico come conseguenza della sua iniziativa di proporre un documento critico sull'attuale fase del partito. Intervistato dalla Web tv di Repubblica Veltroni ha detto che ''contarsi non significa dividersi'' e che ''il pluralismo delle idee in un partito e' utile''. Ribadendo con forza che all'Odg non c'e' una sua spaccatura o uscita dal Pd Veltroni ha detto: ''Ho consacrato la mia vita al Pd anche quando gli altri non ci credevano e ora e' assurdo pensare che io possa uscirne''. Veltroni, dopo aver sottolineato di aver letto ''tante cose in questi giorni che non sono vere'' nei suoi confronti ha escluso l'ipotesi di una rottura: ''Il partito l'ho fondato, ho dato il mio contributo e tutto quello che faccio e faro' sara' per il Pd e nel Pd''. Veltroni ha pero' fatto osservare che ''l'unita' la si costruisce insieme e dicendosi la verita'''. In proposito Veltroni ha richiamato i sondaggi che oggi danno il Pd al 24,6%. Una diminuzione di consensi che Veltroni ha attribuito alla situazione di ''confusione'' che caratterizza l'attuale fase del partito. ''Dobbiamo chiederci perche' nel momento di maggior difficolta' avevamo raggiunto il 34% e ora di fronte alla crisi del berlusconismo siamo scesi al 24: dobbiamo chiederci il perche'''. Il documento che sara' pubblicato nei prossimi giorni, ha spiegato Veltroni, ''non ha il fine di spaccare il partito. Si vedra' che non c'e' una parola contro Bersani che io riconosco come segretario''. Nel partito, ha aggiunto, ''c'e' disagio e non basta dire stiamo uniti, uniti intorno al 24%. Noi dobbiamo rilanciare e unire. Come mai - si e' chiesto - di fronte alla crisi del berlusconismo non c'e' un'alternativa: e' assurdo''. Veltroni ribadendo che ''contarsi non significa dividersi'' ha messo in guardia dalle ''ipocrisie'' e dalle ''false unita'''. Veltroni apre poi ad una premiership esterna al Pd: ''Non escluderei -ha detto- una personalita' che possa aggregare e trasmettere l'idea che il centro non e' un gioco tra i partiti, ma uno sforzo di innovazione''. D'altronde, ha sottolineato Veltroni, ''e' quello che abbiamo fatto con Romano Prodi''. (Asca)
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