mercoledì 15 dicembre 2010

Cesario, il «salvatore» di Berlusconi

È stato l'ultimo deputato a rispondere all'appello, alla seconda chiama, e il suo "no" alla sfiducia, insieme a quello dei suoi colleghi di gruppo Scilipoti e Calearo, è risultato decisivo per la salvezza del governo: Bruno Cesario, deputato ex Pd ed ex Api, di San Giorgio a Cremano, ha incassato l'ovazione del centrodestra. E ora si gode il suo momento magico: «Sono soddisfatto - commenta al telefono - di essere stato, insieme ai miei colleghi del Movimento di Responsabilità Nazionale, determinante per la tenuta del governo. La nostra componente ha espresso un voto per la stabilità e per la responsabilità: abbiamo evitato al Paese la iattura di una crisi al buio che avrebbe avuto gravissime ripercussioni anche sui mercati finanziari in un momento di grave crisi economica internazionale e con la nostra economia esposta all'attacco degli speculatori". Dal Pd al centrodestra attraverso l'Api: un percorso che può scatenare critiche, e del resto in aula il suo "no" alla sfiducia è stato accolto dagli applausi del Pdl e dalle contestazioni del centrosinistra: "Ho lasciato il Pd - aggiunge Cesario - già da tempo perchè la componente moderata e popolare era stata emarginata sia in Campania che a livello nazionale. Il mio percorso è stato pertanto assolutamente lineare ed il voto di oggi è coerente con le mie scelte e le posizioni politiche moderate e responsabili che ho sempre rappresentato sia a livello locale, regionale e nazionale". (Carlo Tarallo il Corriere del Mezzogiorno)

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