Regione Campania - Udc fuori dalle giunte di centrodestra di Regione e Province campane. Lo chiedono ovviamente Pd e Api dal centrosinistra ma anche Forza del Sud e Adc dal fronte della maggioranza, poche ore dopo il voto di sfiducia espresso dal partito di Casini alla Camera. “L'Udc deve decidere al più presto: spero che il voto di opposizione a Roma finalmente si realizzi anche nelle Regioni, e che il partito di Casini scelga strade nuove per non fare ulteriori favori a Cosentino e company”, è l'appello del segretario regionale dei Democratici, Enzo Amendola, anche in vista delle prossime comunali per le quali la partita delle alleanze è ancora tutta aperta. L'esponente Pd suggerisce di “definire a Roma come in Campania una nuova strada: Berlusconi è l'inventore e proprietario del bipolarismo che loro condannano, ma non hanno fatto che fargli un favore rafforzandolo con alleanze nei vari territori. Quello che abbiamo detto sette mesi fa in Regione, si avvera tutt'oggi: stringere alleanze con Cosentino – conclude Amendola - rafforza Berlusconi: spero che ci sia un cambio di linea”. Durissimo il deputato Pdl Marco Pugliese, esponente di “Forza del Sud” che fa capo a Gianfranco Micciché, che chiede l'espulsione del partito di Casini dalle giunte regionali e provinciali per aprire ai movimenti politici radicati sul territorio. “Mi appello al coordinatore regionale del Pdl Cosentino e al suo vicario Landolfi nonché ai rispettivi presidenti Caldoro, Cesaro, Cirielli e Sibilia affinché prendano atto della gravissima situazione politica campana facendosi carico degli squilibri e dei paradossi che in questo momento disorientano i nostri cittadini” dice “bisogna rompere subito con l'Udc”. In casa Adc, il segretario nazionale Francesco Pionati sottolinea che “Berlusconi ha l'occasione storica di costruire un centrodestra a prova di traditori: bisogna ottenere le dimissioni di Fini e l'uscita dell'Udc dalle giunte di centrodestra”. L'Udc locale, da par suo, prova a respingere gli assalti. Per Carmine Mocerino, consigliere regionale campano dell'Udc “il voto in Parlamento ha dimostrato che la coerenza è nel nostro dna: non siamo interessati a posti di potere, ma ad un programma di rilancio del Paese in un clima di responsabilità. Quanto alla Campania – ha aggiunto -, c'è un accordo programmatico con Caldoro e non vedo problemi: eravamo già contro il governo Berlusconi prima delle regionali, tutti erano consapevoli di questa situazione”. Della stessa opinione, Fabio Benincasa coordinatore cittadino di Napoli dell'Udc: “Dove si governa, si deve andare avanti innanzitutto in Regione perché c'è stato un accordo con Caldoro – ha commentato -. Stiamo innovando insieme con tutti gli sforzi dovuti alla situazione finanziaria. Dove le alleanze non funzionano, come a Salerno, diventa problematico andare col Pdl. Su Napoli invece – ha concluso Benincasa – ribadiamo che non siamo disponibili ad associarci ai nomi che si sentono da settimane nel Pdl: nessuna preclusione, per carità, ma il percorso va costruito insieme”. (Antonella Scutiero il Velino)
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