
"I consistenti risparmi, previsti, per il prossimo triennio, dal bilancio, approvato oggi dall'Aula del Senato, rappresentano un significativo passo nella direzione di un contenimento delle spese. E di ciò va dato pieno merito all'impulso del presidente Schifani. Rimane il problema di una redazione del bilancio più chiara, più dettagliata e più documentata, in grado di essere leggibile non solo per i senatori, ma per tutta l'opinione pubblica. Manca ancora una norma da inserire nella legge di contabilità dello Stato, per l'abolizione di tutti i privilegi ed i benefici goduti da chi abbia ricoperto incarichi istituzionali o pubblici, partendo dagli organi costituzionali fino alle Regioni, agli enti locali e alle società municipalizzate." Lo ho dichiarato il sen.
Raffaele Lauro (PdL), membro della commissione affari costituzionali, commentando l'approvazione del bilancio del Senato. "Nella saga di demagogia e di ipocrisia istituzionale, innescata dal dibattito sulla riduzione dei costi della politica - ha concluso Lauro - si distinguono, in particolare, le dichiarazioni moralisteggianti di ex-presidenti del Senato e della Camera, che continuano a godere, a spese dei contribuenti, di benefici, come uffici e segreterie, incompatibili con una democrazia occidentale."
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