Vico Equense – “Io purtroppo vi dovrò tediare, perché vi dovrò spiegare che diamine significa da un punto di vista biologico e medico l’inquinamento elettromagnetico. Abbiate pazienza, io questo so fare. Ho fatto molta fatica a studiare le carte relative al bilancio che per me è materia ostica e poi ho scoperto di aver perso del tempo. Spero di non aver perso tempo su questo argomento che mi è più familiare. L’IARC (l’agenzia internazionale per la ricerca sul cancro) definisce le onde elettromagnetiche come possibili cancerogeni di classe B. Non dice che sono cancerogeni, ma “possibili cancerogeni di classe B”. Che cosa significa? Significa che c’è possibilità che producano malattie di tipo tumorale. Perché “possibili cancerogeni”. Perché uno studio sulla materia è difficilissimo da fare; perché c’è la coesistenza di tanti altri cancerogeni; perché noi abbiamo poca esperienza storica. Pensate che fino agli anni “30 lo spazio con le frequenze >30 Hz era praticamente vuoto, mentre oggi siamo inondati. Si è studiato l’effetto termico, quello famoso dei telefonini vicino all’orecchio, l’effetto “microonde”, e si sa che li ci sono problemi a carico del nervo acustico, il neurinoma è un tumore tipico di questo nervo, e probabilmente anche dei tumori a carico dell’encefalo. L’uso del telefonino a stretto contatto con l’orecchio è, diceva un mio amico, come mettere la testa nel forno a microonde. Però ci sono anche altri effetti diversi da quello termico e alcuni non sono noti. Sono gli effetti che sono stati presi in considerazione nella famosa sentenza di Radio Vaticana. In quella sentenza è stato dimostrato che i bambini che vivevano nei pressi di quel ripetitore avevano un rischio superiore di leucemia. In quel caso non si è fatto riferimento all’effetto termico. Vi sono diverse ipotesi sperimentali su come questi effetti possano dare tumori che probabilmente daranno risultati fra diversi anni. Si pensa o ad effetti sul genoma e le onde elettromagnetiche agirebbero come co-promotore del danno.
Oppure si pensa ad una cancerogenesi diretta o infine all’alterazione delle pompe ioniche cellulari, si tratta di una roba complessa, diciamo che alterano l’integrità funzionale delle cellule. Questo lo dico non per fare terrorismo, ma per capire perché c’è tanta preoccupazione nei confronti delle onde elettromagnetiche. Adesso c’è un dato di fatto, un dato epidemiologico, scusate ma ve lo devo dire. Noi oggi nel mondo occidentale stiamo assistendo ad un aumento spaventoso dei tumori. Il 50% degli esseri umani avrà un tumore nel corso della sua vita. Non solo, ma c’è anche un forte aumento di altre malattie legate probabilmente agli inquinanti, sono le malattie metaboliche e degenerative (Diabete, Obesità, Alzheimer, ecc). Uno può dire: questo è il prezzo che paghiamo al progresso. Ci piace andare in macchina e respiriamo i prodotti di combustione dei motori. Abbiamo bisogno del telefonino, ce lo mettiamo vicino all’orecchio e poi se ci becchiamo un tumore, beh ce lo siamo cercato, pazienza. Quindi per noi adulti in fondo è un problema di scelte. Possiamo decidere che a noi ci stanno bene le antenne dappertutto, il traffico automobilistico, i box auto ficcati nel centro storico con rallentamento del traffico ed aumento dell’inquinamento, perché ci piace andare a prendere il caffè con la macchina direttamente dentro al Bar. E’ una scelta che noi possiamo fare legittimamente. In realtà il problema è grave da un altro punto di vista. Ma c’è un’altra scelta che noi non siamo legittimati a fare ed è quella che riguarda le future generazioni. Perché il fatto più grave non è tanto l’aumento dei tumori in età adulta. Il fatto più preoccupante è l’aumento dei tumori fra i bambini. Siamo arrivati a 175/casi/milione di abitanti, che è una cosa spaventosa, con un incremento annuo dell’1,2% negli ultimi anni. Ma soprattutto c’è un aumento ancora maggiore nei primi due anni di vita e dei tumori congeniti che sono aumentati di ben 8 volte rispetto all’atteso. Vedete, a Vico nascono circa 100 bambini all’anno. Solo tra i miei pazienti in una coorte di un anno ho visto due tumori congeniti polmonari. E’ un fenomeno nuovo, drammatico, prima praticamente sconosciuto con cui dovremo fare i conti nei prossimi anni. E tutto ciò non dipende dal fatto che quei bambini siano stati esposti ai cancerogeni. Dipende dal fatto che le loro mamme sono state esposte a cancerogeni. E che quei cancerogeni hanno determinato delle modificazioni dell’epigenoma, cioè un “pezzo” che sta vicino al DNA e che funziona, per così dire, come software del DNA. E gli esperimenti sui topi hanno dimostrato che queste alterazioni si trasmettono di generazione in generazione. Quindi, quello che noi facciamo, quello che noi decidiamo oggi, probabilmente lo pagheranno le generazioni successive. E noi questo non abbiamo il diritto di farlo. Possiamo decidere di morire noi ma non possiamo decidere il futuro e la salute dei nostri figli, dei nostri nipoti e dei nostri pronipoti. Vi dico queste cose non perché vi voglia spaventare. Io non dico che tutto ciò è dovuto alle onde elettromagnetiche. Ci sono sicuramente altri e più certi inquinanti responsabili. I principali sono sicuramente i combustibili fossili, ma ce sono altri. Noi oggi non sappiamo come le onde elettromagnetiche possano essere dei cofattori. Ma attenzione, su questa faccenda non c’è niente di certo. Vi voglio raccontare una cosa. Voi tutti sapete che il Germania si è programmato di smantellare le centrali nucleari. Noi tutti abbiamo immaginato che fosse la conseguenza dello Tsunami in Giappone. Non è così. In Germania stanno smantellando le centrali nucleari perché c’è uno studio, lo studio Kikk, che sulla base di numeri già conosciuti ha dimostrato, utilizzando nuove tecniche di indagini, che nelle vicinanze delle centrali nucleari dove non c’erano state fughe radioattive, che non avevano avuto incidenti, un aumento delle leucemie infantili. Una cosa che prima si pensava fosse innocua rivista successivamente ha dato esiti completamente diversi. Vi voglio raccontare una cosa, che mi riguarda anche personalmente. Il primo mio ricordo d’infanzia di un telegiornale riguarda la vicenda della talidomide. Ve la ricordate? La talidomide era un farmaco che agli inizi degli anni 60 in Germania era somministrato largamente come anti-ansia e per combattere i fenomeni simpatici della gravidanza. Quel farmaco si dimostrò responsabile, e si è visto solo dopo molti anni, della nascita di bambini con focomelia, cioè di bambini con le mani ed i piedi attaccati al tronco senza braccia e senza gambe. Quella storia ha cambiato completamente l’atteggiamento dei medici e della medicina di tutto il mondo nei confronti dei farmaci. Cioè oggi noi non diamo più nessun farmaco in gravidanza, a meno che non si sia dimostrato che non faccia male. In sostanza abbiamo cambiato completamente l’atteggiamento. E la stessa cosa la dobbiamo fare anche con le antenne. Io non so se le antenne sul Comune siano pericolose o non siano pericolose. Ma c’è il principio di precauzione per cui io le antenne in una zona affollata, in una zona ad alta densità, non le metto. Non le metto! Io capisco che ci sia tanta ansia in giro, perché le persone vedono, si accorgono che c’è l’aumento di queste malattie ed ha giustamente paura. Probabilmente è una paura esagerata, immotivata, ma questo, secondo me, non ci esime dal comportarci nei confronti delle antenne come ci comportiamo nei confronti dei farmaci in gravidanza, noi non li diamo a meno che non siamo certi che non facciano male. Io ho partecipato alla manifestazione del 14 scorso. Sono salito assieme ai cittadini sopra. Il Sindaco ci ha detto delle cose. Ebbene, l’altro ieri con un po’ di ritardo per la verità, sono riuscito ad avere dagli uffici questo documento (il documento tecnico presentato dalle aziende di telefonia mobile). In questo documento non ci sono scritte le cose che ci ha detto il Sindaco. Ci sono scritte altre cose. Il Sindaco ci ha detto che questi impianti erano a bassa potenza. In questo documento ci sono è vero degli impianti a bassa potenza, da 20 watt per i quali non è neanche necessaria l’autorizzazione, ma ce sono per lo più di alta potenza, da 300w, da 400w, da 500w. Il Sindaco ci ha detto che il valore di fondo a Vico Centro è elevato e che Montechiaro ci spara addosso un segnale fortissimo e che mettendo le antenne avremo una riduzione. Avrò anche capito male ma i rilievi operati dalle aziende a Vico Centro indicano che l’attività elettrica di fondo è bassa, non rilevabile dallo strumento quindi inferiore ad 1. L’ingegnere delle aziende, attraverso delle formule matematiche, ha stabilito quale sarà l’attività elettrica dopo la messa in funzione di queste antenne. E si vedono dei valori preoccupanti. Due valori superiori a 5 Volt/m ed un valore che arriva quasi a 5 Volt/m. Attenzione però! L’ingegnere non è entrato nelle case perché il 13 dicembre scorso Vico era deserta. Non c’era un abitante a vico Stella, via Filangieri, via S.Ciro, via Satriano, perché notoriamente il 13 dicembre noi andiamo a sciare a Vico ed anche a casa dell’anziana mamma della consigliera Scaramellino non c’era nessuno, perché notoriamente era andata a sciare quel giorno. E quindi l’ingegnere non è entrato nelle case. Perché se fosse entrato nelle case quel valore 5 sarebbe arrivato a 6, perché nelle case ci sono i cordless, i televisori, i forni a microonde, i telefonini. Non ho il piacere di conoscere la mamma della professoressa Scaramellino, allora vi parlo di mia mamma. Mia mamma negli ultimi anni di vita aveva un compagno inseparabile, il cordless. Perché, poiché viveva su una sedia a rotelle, il cordless le consentiva di rimanere in contatto con il mondo, con i figli. Ed il cordless è nelle case di tutti ed effettivamente il cordless emette forti campi. Allora io dico che noi dobbiamo usare nei confronti delle antenne lo stesso criterio che abbiamo usato nei confronti della Talidomide. Concludo dicendo un’ultima cosa, e qui scendo nel campo della politica. 1999, Presidente del Consiglio Comunale era Amalia Durazzo, Sindaco era Nino Savarese. E’ stato fatto il regolamento. Quel regolamento che il Consigliere Dilengite ha chiesto, questo Consiglio Comunale l’ha già fatto nel 1999. E’ stato un regolamento molto previdente che guardava al futuro. Ha anticipato di 4 anni la Legge nazionale del 2003 che, all’articolo 8, prevede che i Comuni possano fare i regolamenti. Andiamo a riprenderlo quel regolamento. Rivisitiamolo. Ed in quel regolamento si dice un’altra cosa. Si dice che, oltre che sugli Asili, sulle Scuole, a distanza di 50 metri da queste ultime, sui Campi Sportivi non si possano installare antenne. Io non so se quel regolamento è ancora valido. Io penso di si, perché la Legge successiva prevede che si possano fare i regolamenti. Quindi noi dobbiamo fare riferimento a quel regolamento e su Massaquano dobbiamo ritirare immediatamente la concessione.”
1 commento:
Mi scuso per la forma e per qualche imprecisione ma si tratta della trascrizione di un intervento fatto all'impronta e non scritto.
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