lunedì 3 ottobre 2011

Coppa America: Cesaro, abbiamo posto la prima pietra

Ora avanti, veloci ma attenti, in linea con lo spirito unitario invocato da Napolitano

Provincia di Napoli - “Oggi è stato un po’ come porre la prima pietra di un cantiere, il cui direttore dei lavori sarà Paolo Graziano a cui non mancherà il supporto di una cabina di regia dove saranno presenti tutte le istituzioni. Dovremo andare veloci ma non dovremo perdere di vista che siamo chiamati a gestire un evento complesso, dove le necessità immediate dovranno sposarsi con un progetto globale per la rivalutazione ed il rilancio di tutto il territorio. Insomma, lo ribadisco, ora comincia il bello, perché tutti sappiamo che questo di oggi è stato il primo vero passo verso un tragitto che è tutt’altro che scontato e necessita di un forte impegno collettivo”. Lo ha affermato il Presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro, in merito alla costituzione dell’ “America’s Cup s.r.l.” che vede la partecipazione della Provincia di Napoli con Regione Campania, Comune di Napoli e Unione Industriali alla società di scopo che gestirà a Napoli l’evento velico nel 2012 e nel 2013. “La Provincia è fortemente impegnata sul fronte America’s Cup ed ha investito importanti fondi, perché sono fermamente convinto che questo evento giunge in un momento storico ideale, dove tutto il territorio provinciale sarà in grado di raccogliere benefici da una esposizione mediatica positiva dell’area, che comprende la città, il golfo e le sue isole, la zona flegrea e tutto il suo hinterland ricco di storia e di cultura. Ma proprio per questo - ha aggiunto Cesaro - saremo ancor più attenti che tutto vada in questa direzione, perché un evento importante ma improduttivo ai fini dello sviluppo delle nostre aree non interessa nessuno”. “Sono comunque convinto che tutti riusciremo a raccogliere i frutti dei nostri sforzi secondo uno spirito che personalmente sto adottando da tempo e che è lo stesso invocato in questi giorni dal Presidente Giorgio Napolitano: quello del comune accordo istituzionale, che va oltre le appartenenze politiche e gli interessi di parte. Alla fine, - ha concluso Cesaro - a vincere, come è giusto che sia, saranno i napoletani”.

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