sabato 1 ottobre 2011

Intimidazioni della camorra al quotidiano campano Metropolis

Il Senatore Di Nardo: «Giornalisti coraggiosi. Adesso lo Stato reagisca»

«Le vittime di una tale intimidazione non vanno lasciati soli, adesso lo Stato deve reagire». Ad esprimere solidarietà all´intera redazione del quotidiano campano Metropolis, è il Senatore Nello Di Nardo, dell´Italia dei Valori. Dopo la pubblicazione di notizie scomode su un pentito di camorra, il quotidiano è stato oggetto di attenzione dei malavitosi che, dopo aver effettuato un raid presso la redazione del quotidiano nel tentativo di bloccare le copie ed evitare la messa in onda della rassegna stampa, hanno poi imposto alle edicole del territorio di non esporre le locandine e di ritirare le copie del giornale. «Un atto camorristico grave, che allo stesso tempo mina seriamente anche il diritto alla libera informazione - aggiunge il Senatore Di Nardo - .Adesso Forze dell´Ordine, Magistratura e tutti gli altri esponenti delle istituzioni locali, a partire dell´amministrazione comunale, hanno il dovere di reagire a quest´aggressione ai danni non solo della redazione, ma anche di un´intera categoria di lavoratori, degli edicolanti». Quindi, il parlamentare dell´Italia dei Valori, chiede maggiore attenzione per l´intero territorio. «Grazie al coraggio di questi giornalisti - conclude Di Nardo - oggi la violenza della camorra è emersa ed è stata denunciata con forza. Ma a Castellammare, come in provincia di Napoli, ogni giorno sono decine, anzi, centinaia le vittime dei soprusi della camorra, sopraffatti con la violenza, su cui troppe volte cala un gelido silenzio».

Dichiarazione del Senatore Raffaele Lauro (PdL), membro della commissione antimafia, sugli atti intimidatori, di stampo camorristico, subiti dalla Direzione e dalla Redazione di Metropolis:

“Esprimo la mia piena, totale ed incondizionata solidarietà al Direttore Del Gaudio, a tutti i giornalisti e collaboratori di Metropolis, per il grave atto intimidatorio subìto. La libertà di stampa è il fondamento della democrazia e va difeso, sempre e comunque, secondo i principi della nostra Costituzione repubblicana. Nessuna esitazione, in questa difesa, può essere tollerata, specie se l’attacco viene dalla criminalità organizzata.”

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