Trovare soluzioni adeguate per garantire la salute del mare
Desta preoccupazione la notizia dello stato di agitazione dei dipendenti del depuratore di Castellammare di Stabia alla foce del Sarno da diverso tempo senza stipendio e con incerte prospettive.
Si crea un clima di conflittualità e di deresponsabilizzazione che può generare problemi molto seri come è avvenuto nel passato in altre località della Campania.
Da troppo tempo la Regione Campania non riesce a definire un ipotesi concreta di lavoro per assicurare una corretta ed efficiente gestione ai depuratori.
Vecchie gestioni si sommano al fatto che si stanno lentamente completando nuovi impianti. In particolare questa situazione è evidente nel bacino del Fiume Sarno dove gli impianti completati dal commissariato si sono aggiunti a quelli vecchi della cassa del mezzogiorno come nel caso di Castellammare di Stabia.
Si sta ancora discutendo di come garantire una gestione unitaria ed efficiente.
Si rischia così di rallentare l’ultimazione e la messa in funzione dl nuovo impianto di foce Sarno che risponde alla normativa europea.
Questo è ancora più rilevante nel momento in cui si sono allacciate a Foce Sarno le reti di importanti comuni come Torre Annunziata, Trecase, Boscotrecase e si possono fare passi in avanti per le reti di Castellammare e di Boscoreale contribuendo a migliorare la salute del mare in questa parte del Golfo di Napoli.
“Chiediamo che si attivi una sede effettiva di decisione presso la Regione Campania che pianifichi la gestione unitaria del sistema depurativo del bacino del Sarno,recuperi i ritardi nell’attivazione del nuovo impianto di foce sarno, predisponga interventi puntuali per far si che con la prossima stagione balneare sia visibile e documentato un miglioramento delle condizioni del mare e del fiume ha dichiarato Paolo Persico della rete Faro del Sarno –promossa dal PD.
Oltre al tema dell’organizzazione della depurazione e del completamento delle reti va costruito un sistema efficace di controllo degli scarichi abusivi e illegali per dare certezza ai cittadini e agli operatori.
Manca ancora qualche mese c’è la possibilità di dare il segno che l’estate 2013 segni un punto di svolta per il golfo di Napoli ha concluso Paolo Persico.”
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