Fonte: Adolfo Pappalardo da Il Mattino
Non nega la brutta figura per la mancata elezione del presidente del Pd di Napoli. Ma il segretario Gino Cimmino è categorico: «Martedì si vota il presidente e a Portici abbiamo approvato come costruire il gruppo dirigente con nuove regole. E la finiamo così con i veti e contro veti dei capicorrente. Stavolta si cambia pagina. Davvero». A Portici il terzo flop in 9 mesi. «Non lo nego. Ma è importante aver discusso di cosa deve fare il Pd per questa città, ormai umiliata, e questa amministrazione». Ha già chiarito che non entrerete in giunta. Ma come si riparte? «Il Pd lavora alla costruzione di una nuova prospettiva che non nasce guardando al passato. Faremo una campagna d`ascolto, ogni 15 giorni, con forum tematici per il rilancio di Napoli aperte alla città. Perché crediamo che l`offerta politica non può essere basata su vecchi modelli: è illusorio pensare che la città rinasca allargando la maggioranza. Per questo abbiamo iniziato discutendo di 3 grandi aree Centro Storico, Napoli Est e Bagnoli, su cui sviluppare il futuro di questa città. Lo faremo ora con le forze attive, non solo politiche, Ma i tempi non sono così lunghi «Ci troviamo in una condizione particolare; Napoli deve essere per prima cosa amministrata. Ora non lo è affatto e si trova in una condizione di umiliazione».
Epperò il Pd napoletano riparte dopo l`incapacità di riuscire ad eleggere anche un semplice presidente in 9 mesi. «Al di là degli impegni delle primarie e delle politiche, c`è stato un grande ritardo nel rinnovare gli organismi dirigenti. Non lo nego affatto ma l`assemblea di Portici ha chiuso definitivamente questa fase». Come? «Martedì si procede all`elezione del presidente. O, come ho auspicato, c`è un passo indietro dei due contendenti, vista la nuova fase o si procede al ballottaggio. Ma le regole cambiano per il rinnovo della direzione provinciale per demolire il peso delle correnti. Eccola, la fase nuova del Pd». Operazione difficile: come farete? «Prima si presentavano le varie liste espressioni delle varie componenti. Da oggi invece si restituisce autorità politica ai territori facendo eleggere i componenti della direzione dalle aree della provincia e dalle 10 municipalità della città. Senza mediazione e disinnescando il potere di veti e controveti dei capicorrente. Basta, occorre voltare pagina e il partito deve ritornare ad essere un luogo aperto nel quale discutere, fare attività. Vera. Per questo basta con i circoli virtuali». A cosa si riferisce? «Alcuni esistono solo sulla carta, attività ferme e molto autoreferenzialismo. Quindi o riprendono le iniziative o i segretari li mando a casa. Non è possibile più perdere tempo in diatribe interne, lasciando il Pd in aridità, mentre tra iscritti e cittadini c`è tanta voglia di partecipazione politica».
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